Durante l’Energy Efficiency Report 2024 sono stati rivelati i costi stimati per l’ammodernamento del parco abitativo italiano (progetto Case Green) equivalenti a 180 miliardi di euro. La cifra data ci consente di fare un paragone con il costo del Superbonus, che qualche mese fa ha toccato la somma di 135 miliardi di euro. Il Superbonus 110% ha portato ad enormi vantaggi, contribuendo alla crescita del Pil, dell’occupazione e delle entrate fiscali. Come? Grazie alla tracciabilità dei bonifici e alle specifiche relative ai lavori di manutenzione. Sono però anche stati evidenziati problemi legati alle truffe. L’Agenzia delle Entrate ha infatti bloccato quasi 15 miliardi di richieste di rimborso per lavori mai compiuti o non conformi alle normative del regolamento.
La direttiva europea per l’efficienza energetica degli edifici con il progetto Case Green non è impossibile, ma presenta abbastanza ostacoli da superare da renderla difficile. C’è bisogno della costruzione di un piano di riqualificazione dettagliato ed ovviamente di finanziamenti equi che ne coprano le spese. Il 40% degli edifici italiani
, circa 5 milioni di immobili, rientra nella classe energetica G e necessita tra 93 e 103 miliardi di euro per essere adeguato. La restante parte del parco immobiliare richiederebbe circa 80 miliardi di euro per raggiungere la massima efficienza energetica. La Commissione Europea ha previsto che ogni anno gli investimenti dovrebbero arrivare fino a 275 miliardi di euro per il cambiamento energetico sostenibile degli edifici pubblici e privati.Un aspetto non ancora chiarito riguarda le forme di “bonus” che sarà possibile utilizzare per i lavori di efficientamento energetico. Inizialmente, la direttiva Case Green aveva “parlato” del ritorno dello sconto in fattura, anche perché in molti ritengono sia una delle forme più rapide per l’utilizzo dei bonus. A riguardo, però, non ci sono ancora dichiarazioni ufficiali in merito. L’incertezza ancora presente crea preoccupazioni tra gli operatori del settore e i proprietari degli immobili, influenzando negativamente gli interessi dei papabili investitori. L’ammodernamento energetico degli edifici in Italia è dunque molto complesso, sotto molti punti di vista, ma assolutamente necessario.