Alexa

Il nuovo assistente vocale di Amazon, Alexa AI, sembra attraversare una fase critica di sviluppo che potrebbe compromettere il suo rilascio. AlexaAI, era stato presentato mesi fa con grandi aspettative. Questo prometteva di dialogare con gli utenti in modo naturale come un essere umano. Eppure, un recente rapporto di Fortune ha sollevato dubbi rilevanti sullo stato attuale del progetto. Nonostante tale tecnologia abbia fatto progressi importanti ci sono ostacoli notevoli che ne impediscono l’uscita. Di conseguenza il suo obiettivo di diventare il miglior assistente personale al mondo è ancora piuttosto lontano.

Alexa Ai: la struttura organizzativa di Amazon sotto accusa

Secondo il rapporto, basato su interviste con numerosi ex dipendenti, lo sviluppo di Alexa AI è stato segnato da gravi difficoltà. Le fonti citate affermano che Amazon ha sprecato l’opportunità di dominare il mercato dell’intelligenza artificiale a causa di errori strategici e di gestione. Anche se il colosso dello shopping online ha smentito tali accuse. Sostenendo che non riflettono lo stato attuale del modello di linguaggio LLM. I problemi principali riguardano la necessità di integrare AlexaAI con la tecnologia esistente. Ma soprattutto, di difendere le funzionalità già offerte rispetto ai concorrenti come ChatGPT. In sostanza, la versione precedente di Alexa sta ostacolando l’innovazione della nuova versione. Così non è stato ancora trovato il modo di “amalgamare” efficacemente le due tecnologie.

Un ulteriore ostacolo è rappresentato dalla struttura organizzativa decentralizzata di Amazon. Secondo gli ex dipendenti, questo tipo di organizzazione ha impedito ad Alexa di raggiungere il livello di innovazione e efficienza che altri assistenti vocali, come ChatGPT, hanno raggiunto. Si evidenzia dunque come la mancanza di una gestione centralizzata e di una chiara strategia abbia rallentato il processo di sviluppo.

Insomma, nonostante i miglioramenti registrati, AlexaAI sembra ancora lontano dal raggiungere gli ambiziosi obiettivi fissati da Jeff Bezos. Il quale aveva immaginato un assistente vocale simile a un computer di Star Trek.

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