Con l’ubiquità dei servizi di intelligenza artificiale che permeano le nostre vite attraverso dispositivi come smartphone e tablet, anche Amazon ha deciso di lanciare Alexa AI per entrare nella competizione. Basato sul già affermato assistente digitale di Amazon, il nuovo chatbot promette di rivoluzionare l’interazione con la tecnologia domestica.
Recentemente sono emersi dettagli cruciali riguardanti il servizio, soprattutto per quanto riguarda il suo costo. Secondo quanto riportato da Reuters, ci si aspetta che Alexa AI sarà proposto a un prezzo mensile compreso tra i 5 e i 10 dollari. Un costo che potrebbe essere considerato significativo, dato che si aggiunge come extra ai servizi già offerti da Amazon. Questa scelta escluderebbe l’opzione di integrare Alexa AI gratuitamente nell’abbonamento ad Amazon Prime, sebbene con un piccolo supplemento.
Alexa AI promette di offrire funzionalità avanzate basate sull’intelligenza artificiale, tipiche di altri servizi simili sul mercato. Ci si aspetta che il chatbot sia in grado di aiutare nella composizione di testi ed email, gestire gli ordini online, e migliorare l’interazione con il servizio di assistenza digitale attraverso comandi vocali più fluidi e rapidi.
Secondo i rumors precedenti, Alexa AI sarà basato su un modello di linguaggio avanzato (LLM). Non sorprende quindi che Amazon abbia deciso di rendere il servizio a pagamento, considerando le strategie adottate dai suoi principali competitor come Google e OpenAI nel settore delle IA.
L’obiettivo di Amazon con Alexa AI sembra essere quello di aumentare i profitti, sfruttando la crescente base di utenti che già utilizza quotidianamente Alexa attraverso dispositivi come Echo. Questo potrebbe rappresentare un passo strategico verso l’espansione del servizio su scala globale.
Per quanto riguarda il lancio di Alexa AI, le informazioni disponibili sono ancora limitate. Fonti non confermate indicano che Amazon abbia fissato agosto come termine ultimo per il debutto del nuovo chatbot. Si presume che il lancio avverrà inizialmente solo in alcune regioni, con l’Europa che potrebbe non essere tra le prime ad accogliere la nuova tecnologia, una dinamica simile a quanto avvenuto con Apple Intelligence.