I rapporti tra Apple e l’Europa sembrano non andare affatto a gonfie vele. Secondo quanto riportato infatti ci sono delle problematiche legate al nuovo Digital Markets Act che in realtà la Commissione Europea ha diffuso ormai mesi fa.
Alcune opinioni preliminari da parte della commissione sono arrivate durante le scorse ore, definendo che l’App Store andrebbe a violare proprio il DMA. Ciò impedirebbe agli sviluppatori di riuscire ad indirizzare gli utenti verso dei canali alternativi per il download dei contenuti. Tutto questo sta portando a delle indagini per capire meglio ciò che sta accadendo, con gravi ripercussioni che potrebbero arrivare proprio per Apple.
Apple: la Commissione Europea determina l’App Store non conforme al DMA di marzo
Proprio per tali motivazioni è arrivata una nuova procedura nei confronti del colosso. Si tratta di quella di non conformità, siccome ci sono delle preoccupazioni che riguardano proprio i nuovi requisiti contrattuali stabiliti per gli sviluppatori di applicazioni di terze parti e per tutti gli store di app. Uno dei dubbi riguarderebbe la “Core Technology Fee” di Apple. Questa potrebbe non garantire un’effettiva conformità al DMA. Le parole espresse dalla vicepresidente esecutiva responsabile della politica di concorrenza, Margrethe Vestager:
“Oggi è una giornata cruciale per l’attuazione effettiva della DMA: abbiamo trasmesso i risultati preliminari ad Apple. Riteniamo, in via preliminare, che Apple non supporti pienamente lo “steering”, elemento essenziale per ridurre la dipendenza degli sviluppatori di app dagli app store dei gatekeeper e per informare i consumatori sulle migliori offerte disponibili. Inoltre, abbiamo avviato un’indagine contro Apple riguardo alla cosiddetta tassa sulle tecnologie di base e a varie regole che riguardano la possibilità di utilizzare app store di terze parti e il sideloading. La comunità degli sviluppatori e i consumatori desiderano fortemente avere alternative all’App Store. Indagheremo per assicurarci che Apple non ostacoli questi sforzi“.