News

Dormire in auto: ma cosa dice la legge italiana?

Chiunque abbia mai intrapreso un lungo viaggio in auto conosce bene la sensazione di stanchezza che può insorgere dopo ore di guida. Questa necessità di riposo diventa ancora più pressante quando si è immersi nel traffico italiano o si attraversano strade deserte durante la notte. La domanda è: è possibile dormire in macchina? Ecco cosa dice la legge italiana a riguardo.

 

Possiamo riposarci in macchina?

La risposta è , ma con alcune accortezze. Secondo il Codice della Strada, è consentito fermarsi e riposarsi in caso di elevata stanchezza. Anche se la legge non specifica un numero esatto di ore dopo le quali fermarsi, le indicazioni sono abbastanza chiare: ogni guidatore deve interrompere la guida per riposarsi quando necessario. Questo stop è obbligatorio anche per chi ha assunto sostanze stupefacenti o bevande alcoliche.

Gli istruttori di guida consigliano, nei lunghi viaggi, una pausa di 15 minuti ogni due ore di guida. Questo intervallo serve a riposarsi, prendere un caffè, rinfrescarsi con dell’acqua e sgranchirsi le gambe. Queste piccole accortezze sono preziose e hanno dimostrato di ridurre

il rischio di incidenti stradali causati dalla distrazione.

Se è consentito dormire in macchina, ci sono regole precise da seguire. Non è permesso fermarsi in mezzo alla strada, ma solo in aree apposite per il parcheggio e la lunga sosta. Un parcheggio ordinario all’interno del proprio quartiere lo consente, anche se le regole possono variare da Comune a Comune. Le politiche anti-degrado locali possono differire, per esempio, tra Roma, Napoli, Bologna e Milano.

 

Dormire in auto, ma con accortezze

Il Codice della Strada permette di dormire in auto all’interno di un parcheggio, a patto che sia mantenuto l’ordine pubblico e il decoro dell’area. Oltre alle normative legali, ci sono buone pratiche da seguire per garantire la salute del guidatore e dei passeggeri. Quando ci si accosta per un riposino, è importante tenere i finestrini aperti per far circolare l’aria, evitando così malori causati dai gas emessi dalla macchina accesa o semplicemente per cambiare l’aria.

 

Condividi
Pubblicato da
Margherita Zichella