Il lancio ufficiale di Apple Intelligence è ancora lontano, specialmente per quanto riguarda il mercato europeo, ma la casa di Cupertino sta lavorando intensamente per garantire che la sua intelligenza artificiale possa accedere al maggior numero possibile di fornitori di servizi AI.
Secondo un report del The Wall Street Journal, l’azienda della mela è in trattativa con Meta per includere la sua AI generativa in Apple Intelligence. Ciò aggiungerebbe un nuovo nome alla lista dei potenziali fornitori che potrebbero essere disponibili agli utenti una volta che Apple Intelligence sarà lanciata. Finora, sappiamo che solo OpenAI ha un accordo confermato con Apple, come annunciato durante l’ultima WWDC.
Apple conquista il settore AI corteggiando Meta
Intelligence è composta principalmente da due elementi. Il primo, e più significativo, è il sistema AI sviluppato dall’azienda che viene eseguito localmente su tutti i dispositivi compatibili (quelli con almeno 8 GB di RAM, quindi dai modelli con A17 Pro e M1 in poi). Tale sistema può interfacciarsi con una versione cloud, anch’essa basata su hardware Silicon, quando è richiesta maggiore potenza computazionale.
Il secondo elemento è rappresentato da una serie di API che permettono ad Apple Intelligence di collegarsi ai principali fornitori di AI, offrendo funzionalità aggiuntive in modo anonimo e sicuro. Attualmente, solo OpenAI con il suo ChatGPT rientra tra questi fornitori, ma Apple sta discutendo anche con Google, Anthropic e Perplexity.
Meta è quindi il quinto potenziale partner emerso di recente, anche se non è chiaro se le trattative avranno esito positivo. La rivalità tra Apple e Meta è ben nota, con particolare insofferenza da parte di Meta verso le politiche dell’azienda di Cupertino. La società sembra voler adottare una strategia particolare per l’integrazione dei fornitori AI. Non pagare per l’accesso ai loro servizi, permettendo invece ai fornitori di vendere i propri abbonamenti per funzionalità avanzate.
L’integrazione nativa nell’ecosistema dell’azienda rappresenta un’opportunità significativa per qualsiasi fornitore di servizi AI. L’azienda mira a uno scambio equo. Offre gli utenti, mentre le aziende forniscono i servizi. Se questo modello avrà successo lo scopriremo solo dopo il lancio ufficiale di Apple Intelligence.