Una delle notizie che ha colpito maggiormente il mondo della tecnologia è senza alcun dubbio rappresentata dall’arrivo tanto atteso dell’Intelligenza Artificiale nel mondo Apple, la nota azienda ha infatti mostrato al WWDC24 la propria IA denominata Apple Intelligence, la quale sbarcherà sui vari device con l’arrivo ufficiale dei nuovi sistemi operativi aggiornati per Settembre.
Apple Intelligence dunque consentirà di utilizzare motori neurali di casa Apple e sarà direttamente integrata con ChatGPT per offrire la migliore esperienza d’uso possibile, uno scenario ottimo nel quale però c’è un ma importante, Apple ha dichiarato che tutto ciò sarà disponibile a partire da iPhone 15 Pro, tagliati fuori dunque i modelli base e Plus sebbene usciti da meno di un anno, notizia che ha fatto storcere il naso a non pochi utenti che si ritrovano un device con meno di 12 mesi letteralmente già obsoleto.
Le motivazioni
Nel corso del consueto Talk Show Live From WWDC 2024, John Gruber di Daring Fireball ha posto direttamente davanti ai riflettori la questione con alcuni dirigenti di Apple: John Giannandrea, manager dell’intelligenza artificiale e dell’apprendimento automatico, Greg Joswiak, a capo del marketing, e Craig Federighi, direttore dell’ingegneria del software.
Le risposte sono state decisamente chiare e prive di dubbi, iPhone 15 e 15 Plus non hanno i requisiti hardware per eseguire in modo veloce e utile i software IA, questi ultimi montano una CPU A16 e 6Gb di RAM che non bastano a rendere i software IA utili in quanto la loro esecuzione sarebbe troppo lenta, i 35TOPS che offrono non bastano, risposta alla quale ha fatto seguito anche l’affermazione che la decisione di Apple non è per invogliare l’acquisto dei nuovi iPhone, suffragata dal fatto che entro i limiti del possibile Apple cerca di estendere tutte le nuove feature a tutti i modelli compresi quelli più vecchi, ciò ha ovviamente l’amaro sapore della conferma che Apple AI non arriverà sugli iPhone più vecchi nemmeno in futuro.