Dopo un periodo di relativa ed apparente calma, la situazione torna a peggiorare per noi italiani. I prezzi dei carburanti sono ufficialmente di nuovo in salita e le variazioni non saranno minime, ma, da quanto riportato da alcune, fonti piuttosto ingenti. La benzina, solo per cominciare, in modalità self-service ha raggiunto una media nazionale di 1,859 euro al l. Si ha quindi così un leggero in aumento rispetto ai precedenti 1,856 euro al l. Le compagnie presenti in Italia, tuttavia, applicano prezzi diversi, variabili per singola società. Questi sembra che vadano da prezzi da 1,850 al massimo 1,869 euro al litro, mentre i distributori indipendenti presentano invece dei prezzi medi di poco inferiori, stando sui 1,847 euro al litro.
Il diesel non è esime dai rincari. Ad ora, mediamente, il suo costo nella modalità self-service è di 1,735 euro al litro. Prima il suo prezzo era invece di 1,727 euro al litro. Anche in questo caso come per la benzina le compagnie cambiano singolarmente i costi andando da 1,731 a 1,748 euro al litro. I distributori indipendenti sono leggermente al di sotto con un costo del diesel pari in media a 1,722 euro al litro
. Passando ai prezzi dei carburanti serviti, la situazione si fa ancora più costosa.La benzina servita dagli addetti ha raggiunto i 2,000 euro al litro, un aumento importante in confronto agli scorsi 1,997. I prezzi variano notevolmente tra i diversi impianti, oscillando tra 1,936 e 2,068 euro al litro, con i distributori senza logo che si fermano a 1,906 euro al litro. Il diesel servito ha un prezzo medio invece di 1,877 euro al litro, rincarato rispetto agli 1,868 euro al litro ma meno se si considera il costo della benzina. La fascia di prezzo per il diesel servito, dunque, va da 1,820 a 1,853 euro al litro, mentre le pompe autonome hanno un prezzo medio di 1,780 euro al litro.
Il GPL mostra prezzi che variano tra 0,714 e 0,732 euro al litro. I distributori non appartenenti a compagnie invece propongono un prezzo solitamente di circa 0,699 euro al litro. Per il metano, inoltre, i costi si attestano tra 1,314 e 1,386 euro al kg. Questi aumenti ci riportano indietro. Molti credevano che la fase critica fosse conclusa, invece i rincari si fanno risentire con forza.