Anche l'AI commette errori, ed è qualcosa che va tenuto in conto: come quella di Instagram che ha fatto infuriare parecchi fotografi.

Meta, la società madre di Facebook, ha recentemente adottato un sistema di etichettatura per i contenuti generati dall’intelligenza artificiale, ma l’iniziativa ha suscitato una controversia piuttosto significativa nel mondo dei fotografi. Secondo quanto riportato da TechCrunch, il sistema di Meta ha erroneamente classificato come “generate dall’IA” numerose fotografie reali, scattate da utenti e professionisti.

 

Chi guarda i guardiani?

La reazione è stata immediata: molti utenti di Instagram hanno condiviso nelle loro storie le immagini etichettate in modo errato. Addirittura, Peter Souza, noto fotografo che ha documentato la Casa Bianca, ha raccontato di aver visto una sua foto di una partita di basket marcata come generata dall’IA. Souza ha chiarito di aver modificato l’immagine con un software di fotoritocco di Adobe prima di pubblicarla, ipotizzando che questo abbia confuso il sistema di Meta.

Un altro caso clamoroso riguarda una foto scattata durante un torneo di cricket della Premier League Indiana, anch’essa etichettata erroneamente come generata dall’IA

La situazione ha suscitato un’ondata di delusione e frustrazione tra i fotografi, molti dei quali hanno espresso apertamente il loro disappunto per l’errore commesso da Meta. In risposta alle polemiche, Kate McLaughlin, portavoce di Meta, ha dichiarato che l’azienda è consapevole del problema e sta lavorando per risolverlo. “Stiamo collaborando attivamente con i nostri partner per migliorare il processo in modo che l’etichettatura rispecchi correttamente le nostre intenzioni”, ha affermato McLaughlin.

L’incidente solleva importanti questioni sull’uso dell’intelligenza artificiale per l’etichettatura dei contenuti visivi. Se da un lato questa tecnologia può aiutare a identificare e distinguere i contenuti generati artificialmente da quelli reali, dall’altro evidenzia anche la necessità di una precisione e di un controllo accurato per evitare errori che possano danneggiare la reputazione dei creatori di contenuti.

 

L’AI e la necessità di controllo umano

Non è chiaro al momento quanto tempo Meta impiegherà per correggere il sistema di etichettatura e ripristinare la fiducia tra la comunità dei fotografi e gli utenti delle piattaforme social gestite dall’azienda. L’episodio rappresenta un chiarissimo esempio di come la tecnologia possa inciampare nei suoi tentativi di automatizzare processi complessi come la valutazione delle immagini, evidenziando la necessità di un costante monitoraggio e miglioramento dei sistemi AI.

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