Apple raggiunge la sua partnership con OpenAI e garantisce l'utilizzo di ChatGPT ai suoi utenti, ma l'Europa frena il suo entusiasmo.
Apple ha annunciato di aver siglato una partnership con OpenAI per integrare ChatGPT all’interno dei suoi sistemi di intelligenza artificiale, Apple Intelligence. Questo sviluppo arriva in seguito a settimane di speculazioni su possibili collaborazioni tra il colosso tecnologico e altre aziende del settore IA.

 

Apple e la sua partnership contesa

Secondo un rapporto pubblicato da Bloomberg, Apple avrebbe rifiutato una partnership con Meta, nonostante i colloqui preliminari tenuti a marzo. La decisione sarebbe stata presa principalmente a causa di preoccupazioni riguardanti le pratiche di privacy di Meta, ritenute non conformi agli elevati standard di Apple.

Fonti vicine alla discussione rivelano che i colloqui tra Apple e Meta si sono conclusi rapidamente, senza esito positivo. Apple, infatti, ha sottolineato che non avrebbe integrato il modello linguistico avanzato di Meta all’interno del sistema operativo iOS, poiché le pratiche di privacy di Meta non risultavano adeguate ai criteri rigorosi di Apple.

Parallelamente ai colloqui con Meta, Apple aveva avviato discussioni con OpenAI e Alphabet. E’ stato OpenAI a convincere Cupertino, grazie a politiche di privacy che hanno soddisfatto i requisiti di Apple. Di conseguenza, è stata firmata una partnership strategica con OpenAI, che vedrà ChatGPT integrato gratuitamente nelle prossime versioni di iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia.

Questa mossa rappresenta un passo significativo per Apple nel potenziamento della sua offerta di intelligenza artificiale, offrendo agli utenti un assistente virtuale ancora più avanzato e sicuro. La scelta di collaborare con OpenAI rafforza l’impegno di Apple nella protezione dei dati personali degli utenti, un aspetto sempre più critico nell’era digitale.

 

Una questione di privacy

Nel frattempo, Apple si trova ad affrontare nuove sfide legali. Proprio ieri, l’Unione Europea ha avviato un’indagine sulle pratiche dell’App Store di Apple, in merito al rispetto della normativa sul Digital Markets Act (DMA). Questa indagine riflette le crescenti preoccupazioni riguardo alle pratiche antitrust delle grandi aziende tecnologiche e potrebbe portare a ulteriori regolamentazioni.

Apple continua a navigare tra innovazioni tecnologiche e pressioni regolatorie, cercando di mantenere un equilibrio tra avanzamenti tecnologici e la tutela della privacy degli utenti. Con l’integrazione di ChatGPT, l’azienda punta a offrire esperienze sempre più personalizzate e sicure, consolidando la sua posizione di leader nel settore tech.

Articolo precedenteI satelliti SpaceX sono un rischio ambientale emergente?
Articolo successivoL’intelligenza artificiale di Apple e il Digital Markets Act