iPhone

Questo mese è stato il mese del tuffo da parte di Apple nel mondo dell’intelligenza artificiale, l’azienda ha infatti presentato al mondo Apple Intelligence, ovvero il motore di intelligenza artificiale integrato all’interno di iOS 18 distribuito attualmente in beta per gli sviluppatori.

Le funzionalità integrate all’interno di Apple intelligence saranno tantissime e saranno interconnesse con il conosciutissimo chatbot ChatGPT, cosa che consentirà ai device con iOS 18 di accedere a un catalogo di funzionalità davvero esclusivo e ricchissimo, tutto molto idilliaco se non fosse che tutto ciò cela un grande ma, infatti, Apple intelligence sarà disponibile a partire da iPhone 15 Pro e non sarà distribuito sulla versione base e sulla variante plus.

 

La RAM è l’hardware non bastano

L’intelligenza artificiale di casa Apple non arriverà dunque sugli iPhone di fascia base prodotti da Apple per un motivo specifico, le specifiche tecniche non sono sufficienti all’esecuzione dell’intelligenza artificiale in modo veloce ed efficiente, il problema alla base è la potenza del processore A16 insieme ai 6 GB di RAM che non sono sufficienti all’esecuzione dei motori neurali.

Si tratta di una notizia che ha colto di sorpresa tutti i possessori di iPhone 15 dal momento che si ritrovano ad avere un telefono uscito da meno di un anno che però risulta già pesantemente obsoleto, dettaglio che a fronte di una spesa all’incirca di 1000 € sicuramente lascia un po’ tutti con l’amaro in bocca e insoddisfatti dell’acquisto.

Alcuni esponenti di Apple hanno parlato della questione, sottolineando come non sia una strategia di marketing dell’azienda per indurre a comprare i nuovi iPhone, bensì un passo obbligato dal momento che l’azienda, laddove possibile cerca sempre di estendere le nuove funzionalità anche ai device più vecchi e datati, cosa in questo caso è impossibile dal momento che iPhone 15 base e Plus non hanno le specifiche tecniche adeguate all’esecuzione di programmi di intelligenza artificiale on board.

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