Citroen

Il recente richiamo di 600.000 automobili Citroen C3 e DS3 sta generando notevoli difficoltà a livello globale. L’associazione dei consumatori francese UFC-Que Choisir, ha denunciato la gestione inadeguata della casa automobilistica. Definendola disastrosa e invitando l’azienda ad intervenire con urgenza. Il problema riguarda gli airbag Takata. Noti per difetti che possono portare ad esplosioni a causa di problemi chimici. Questi airbag difettosi sono stati installati sui modelli C3 e DS3 dal 2009 al 2019. Coinvolgendo così un gran numero di veicoli. Stellantis, la società madre di Citroen, ha avvertito i proprietari di non utilizzare le vetture interessate a causa dei rischi associati. Mentre le officine stanno affrontando difficoltà nel gestire il vasto numero di riparazioni necessarie. Il tutto reso ancora più complicato dalla carenza di pezzi di ricambio.

Stellantis e Citroen rispondono: riparazioni entro la fine dell’anno

La situazione è stata ulteriormente aggravata dalla comunicazione dell’associazione UFC-QueChoisir. Quest’ ultima ha inviato una lettera aperta ai CEO di Citroen e Stellantis, Thierry Koskas e Carlos Tavares. Essa, firmata dalla presidente dell’associazione Marie-Amandine Stévenin, sottolinea come il problema fosse noto a livello mondiale sin dal 2015. In dieci anni, circa 50 milioni di veicoli di vari marchi sono stati richiamati per lo stesso motivo. Nonostante ciò, la società ha continuato a utilizzare gli airbag difettosi fino al 2019. Per poi riconoscere l’emergenza solo nel 2024. UFC-Que Choisir ha dato così all’ azienda un mese di tempo per prendere ulteriori provvedimenti, minacciando altrimenti azioni legali. L’associazione richiede inoltre che vengano coperte tutte le spese di trasporto dei veicoli richiamati dalle abitazioni dei clienti alle officine autorizzate. Oltre alle spese extra sostenute dai consumatori durante il fermo forzato dei veicoli. L’obiettivo è infatti che ogni auto coinvolta sia riparata entro tre mesi dall’invio della lettera.

Nonostante l’impegno dichiarato da Citroen per risolvere il problema, la casa automobilistica ha già comunicato che le vetture verranno riparate entro la fine dell’anno. Le previsioni però non sono molto favorevoli. In quanto indicano che Stellantis dovrà affrontare settimane particolarmente impegnative per rispettare queste tempistiche.

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