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Secondo un’analisi condotta dalla società di ricerca Dataforce, entro il 2029 le vendite di auto elettriche in Europa supereranno quelle a benzina e diesel. Si tratta di un dato davvero rilevante. Esso prevede infatti un’importante ripresa della domanda di veicoli elettrici già dal 2025. Le vetture alimentate elettricamente rappresenteranno il 48% del mercato europeo. Ciò, secondo gli esperti, entro la fine del decennio. In contrasto, le automobili a combustione interna, vedranno la loro quota di mercato ridursi al 34%.

Sfide e opportunità: infrastrutture di ricarica per auto al centro del cambiamento

Questa trasformazione radicale del mercato automobilistico europeo sarà guidata da diversi fattori chiave. Tra questi, l’introduzione di normative ambientali più stringenti. Le quali saranno finalizzate a ridurre le emissioni di carbonio. In più, i progressi tecnologici renderanno le auto elettriche sempre più efficienti e convenienti. Con miglioramenti nell’autonomia delle batterie e nei tempi di ricarica. Le economie di scala contribuiranno a rendere questi veicoli più accessibili al grande pubblico. Così da favorire un aumento delle vendite. Nel breve termine però, il mercato potrebbe affrontare alcune difficoltà. Ciò probabilmente a causa della riduzione dei sussidi governativi. Proprio come già avvenuto in Germania.

Per garantire una transizione efficace verso la mobilità elettrica, sarà fondamentale accelerare lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica pubbliche in tutta l’Unione Europea. Attualmente, il continente deve ancora installare milioni di colonnine di ricarica. Almeno solo per riuscire a raggiungere gli obiettivi prefissati per il 2030. Sigrid de Vries, direttore generale dell’ACEA, ha sottolineato l’urgenza di incrementare gli investimenti per questo progetto.

Infatti, sarà essenziale un impegno concertato e continuo da parte dei governi e anche degli operatori del settore privato. Affinché l’adozione di massa dei veicoli elettrici avvenga in tutti i paesi dell’UE. Ciò faciliterà la diffusione di tali vetture. Oltre che a contribuire alla riduzione di emissioni di CO2. In questo modo, l’ Europa potrà avvicinarsi, ai suoi obiettivi di sostenibilità ambientale.

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