Apple

Apple, di recente, ha ampliato il suo impegno verso le riparazioni fai-da-te in Europa. In che modo? Lanciando un nuovo strumento diagnostico disponibile per iPhone, Mac e Studio Display. Questa iniziativa mira a semplificare il processo di configurazione del sistema dopo interventi di riparazione o sostituzione di componenti. Così da eliminare la necessità di contattare direttamente l’ azienda stessa per assistenza. L’applicazione è accessibile direttamente tramite web. Essa richiede agli utenti di attivare la Modalità Diagnostica dei loro dispositivi, inserire il numero di serie, e seguire le istruzioni visualizzate sullo schermo. Tale approccio permette di completare le procedure necessarie in modo autonomo. Riducendo il tempo e le difficoltà associate alle riparazioni.

Novità Apple: impatto e prospettive future

Secondo le informazioni diffuse da Apple, il nuovo strumento è ora disponibile in 32 paesi europei. Tra cui Germania, Francia, Regno Unito e Paesi Bassi. Ma, un rapido controllo, indica che il servizio potrebbe non essere ancora pienamente operativo in alcuni di questi mercati, inclusa l’Italia. In cui la disponibilità rischia di essere limitata o in fase di implementazione. Tale sviluppo segna un passo molto importante per Apple. La quale ha avviato il programma per le riparazioni fai-da-te alcuni anni fa in risposta alle crescenti discussioni sul diritto alla riparazione. L’azienda ha adottato un approccio graduale, sia geograficamente che in termini di dispositivi supportati. Così da riuscire a distinguersi per il suo modello integrato che comprende la vendita di ricambi, l’offerta di manuali e l’accesso a strumenti software e, quando necessario, hardware.

L’introduzione del tool diagnostico riflette anche un cambiamento più ampio nel settore delle politiche di riparazione. Ad oggi evidenziato dalle recenti iniziative legislative a livello europeo a favore del diritto alla riparabilità. Queste normative mirano a garantire agli utenti finali la possibilità di riparare i propri dispositivi. Ciò attraverso l’ utilizzo di parti di ricambio non originali senza perdere la garanzia, promuovendo un approccio più sostenibile e accessibile alla manutenzione dei prodotti elettronici.

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