Le celle solari in silicio sono molto durevoli ma anche molto inquinanti, ma forse abbiamo trovato una soluzione grazie alla perovskite. L’energia solare è in continua espansione e si sta rivelando fondamentale nella lotta contro il cambiamento climatico. La capacità di trasformare la luce solare in elettricità rende questa fonte energetica indispensabile in numerosi ambiti, dall’illuminazione al riscaldamento, fino all’alimentazione di dispositivi elettronici.

 

Le celle solari in perovskiti

Le celle solari tradizionali, basate sul silicio, sono note per la loro affidabilità e durata, che si estende fino a circa 25 anni. Ma il silicio, non essendo una risorsa rinnovabile, solleva questioni di sostenibilità ambientale. Inoltre, la produzione di celle solari in silicio puro è costosa e complessa.

In tempi recenti, i perovskiti sono emersi come una soluzione promettente. Questi materiali, sebbene rari in natura, possono essere sintetizzati artificialmente. La loro struttura cristallina e la composizione di ioni carichi elettricamente li rendono un’alternativa più economica e con un impatto ambientale minore rispetto al silicio. Tuttavia, la loro durabilità è stata finora un ostacolo significativo.

Uno studio pubblicato su Science da un gruppo di scienziati potrebbe rivoluzionare il settore. Gli scienziati hanno sviluppato celle solari a perovskite altamente durevoli, superando le barriere di stabilità che finora ne hanno limitato l’uso commerciale. Tradizionalmente, le celle a perovskite durano solo pochi mesi e sono soggette a instabilità chimica e termica, oltre ad essere vulnerabili all’umidità e all’ossigeno durante la produzione.

 

Per un’energia ancora più sostenibile

Il team di ricerca ha adottato innovative strategie di progettazione, focalizzandosi sul ioduro di formamidinio, noto per le sue eccellenti proprietà di assorbimento della luce e stabilità termica. Introducendo una forma solubile di questo precursore in uno strato di perovskiti 2D e sottoponendoli a calore, hanno creato perovskiti 3Dultra-stabili”.

Isaac Metcalf, studente di scienze dei materiali e nanoingegneria, ha sottolineato l’importanza della scoperta: “Le celle solari a perovskite sono considerate il Santo Graal della nuova tecnologia solare. Possono essere prodotte a costi significativamente inferiori rispetto alle celle in silicio, perché possono essere processate in soluzione a basse temperature”.

Questa innovazione promette non solo una durata comparabile a quella delle celle in silicio, ma anche una produzione su larga scala grazie alla compatibilità con i metodi di processamento in soluzione. Il progresso compiuto con questo studio è significativo e potrebbe portare le celle solari a perovskite a un livello di maturità commerciale, con benefici tangibili per l’ambiente e l’economia globale.

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