Pericolo airbag: i modelli contraffatti mettono a rischio gli utenti Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ha annunciato l’intervento di Citroen nei confronti di alcune delle sue vetture. Nello specifico, l’azienda è intervenuta riparando oltre 70.000 vetture C3 e DS3 che sono state coinvolte nel richiamo per la presenza di airbag della Takata che sono risultati difettosi. Si tratta di un progresso importante, ma che non ha alleviato il senso di pressione che coinvolge la società automobilistica a causa della grave situazione creatasi. Secondo il Wall Street Journal, infatti, le vittime di questi airbag difettosi, descritti come “assassini”, sarebbero già numerose.

Airbag Takata difettosi e pericolosi

Almeno cinque persone negli Stati Uniti sarebbero state uccise o gravemente ferite a causa dei dispositivi danneggiati, realizzati con componenti usati e non certificati. Ciò li ha resi difficilmente distinguibili dagli originali. La catena di approvvigionamento decentralizzata e la produzione su piccola scala complicano ulteriormente il tracciamento di suddetti airbag. Alcuni di questi, infatti, sarebbero stati prodotti con placche frontali originali, ma con componenti interni recuperati da sfasciacarrozze o importati illegalmente.

Per verificare se la propria auto è coinvolta nel richiamo, è necessario trovare il codice VIN nel libretto di circolazione o sul parabrezza per poi verificarlo sul sito web per i richiami. La riparazione delle vetture è rallentata a causa dell’elevato numero di richieste e della scarsità di auto sostitutive. Stellantis ha quindi invitato i proprietari a non utilizzare le loro vetture, se possibile. Ciò almeno fino al completamento delle riparazioni.

Il commercio di airbag contraffatti si è rivelato molto redditizio, con guadagni che possono raggiungere centinaia di dollari per ogni unità venduta. Recentemente, due individui sono stati incriminati per aver distribuito migliaia di unità false.

Le case automobilistiche stanno ora sollecitando eBay a cessare la vendita di airbag e loro componenti sulla piattaforma, che è il principale canale di distribuzione di molti dei falsi. Per i consumatori, la migliore difesa è affidarsi a riparazioni effettuate da concessionari autorizzati. Quest’ultimi, infatti, utilizzano solo parti originali omologate (OEM). La situazione evidenzia la necessità di una maggiore vigilanza e regolamentazione nel mercato delle parti di ricambio automobilistiche per garantire la sicurezza dei consumatori.

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