Google ha deciso di abbandonare il sistema di scrolling continuo nelle pagine di ricerca. Ciò rappresenta un colpo di scena significativo. Tale funzione, introdotta tra il 2021 e il 2022, era disponibile solo sui dispositivi mobili. Col tempo è arrivata anche sulla versione desktop. Lo scopo era quello di migliorare l’interazione degli utenti con le proprie ricerca. Sembra però che tale “esperimento”, secondo Google, non abbia portato ai miglioramenti sperati.
Google elimina lo scrolling
L’azienda di Mountain View ha deciso di tornare al sistema tradizionale. Quest’ultimo è dotato di un numero fisso di risultati per ogni pagina. Inoltre, è previsto l’uso di pulsanti di navigazione. In questo modo gli utenti possono passare da una pagina all’altra. La decisione è stata giustificata come una scelta volta a ottimizzare la velocità di caricamento dei risultati. Inoltre, dovrebbe rispondere più velocemente alle richieste degli utenti. Lo scrolling continuo, anche se potenzialmente più comodo per alcuni abituati a interfacce infinite, potrebbe aver contribuito a un effetto collaterale non desiderato. Gli utenti potrebbero aver scrollato senza fermarsi a esaminare i risultati più a lungo, diminuendo così l’interazione qualitativa con le pagine di ricerca.
Il roll-out di tale cambiamento è iniziato il 25 giugno su desktop. Nei prossimi mesi dovrebbe iniziare l’estensione anche sui dispositivi mobili. Tale decisione ha già sollevato diverse reazioni e speculazioni all’interno della comunità online, dove molti si chiedono se l’abbandono dello scrolling continuo avrà un impatto significativo sul traffico dei siti web o sulle strategie di ottimizzazione SEO. Precedentemente, essere classificati su una delle prime pagine di Google era cruciale per il traffico web. Infatti, gli utenti tendono a esplorare solo le prime opzioni offerte dal motore di ricerca.
Nonostante le discussioni sulle percezioni soggettive di attendibilità e precisione del motore di ricerca, Google mantiene una posizione dominante nel settore, con una quota di mercato che continua a stabilizzarsi ben oltre il 90%. Ciò suggerisce che, nonostante le critiche occasionali, la fiducia degli utenti nella capacità dell’azienda di fornire risultati pertinenti rimane alta.