L’azienda di Mountain View ha deciso di tornare al sistema tradizionale. Quest’ultimo è dotato di un numero fisso di risultati per ogni pagina. Inoltre, è previsto l’uso di pulsanti di navigazione. In questo modo gli utenti possono passare da una pagina all’altra. La decisione è stata giustificata come una scelta volta a ottimizzare la velocità di caricamento dei risultati. Inoltre, dovrebbe rispondere più velocemente alle richieste degli utenti. Lo scrolling continuo, anche se potenzialmente più comodo per alcuni abituati a interfacce infinite, potrebbe aver contribuito a un effetto collaterale non desiderato. Gli utenti potrebbero aver scrollato senza fermarsi a esaminare i risultati più a lungo, diminuendo
così l’interazione qualitativa con le pagine di ricerca.Il roll-out di tale cambiamento è iniziato il 25 giugno su desktop. Nei prossimi mesi dovrebbe iniziare l’estensione anche sui dispositivi mobili. Tale decisione ha già sollevato diverse reazioni e speculazioni all’interno della comunità online, dove molti si chiedono se l’abbandono dello scrolling continuo avrà un impatto significativo sul traffico dei siti web o sulle strategie di ottimizzazione SEO. Precedentemente, essere classificati su una delle prime pagine di Google era cruciale per il traffico web. Infatti, gli utenti tendono a esplorare solo le prime opzioni offerte dal motore di ricerca.
Nonostante le discussioni sulle percezioni soggettive di attendibilità e precisione del motore di ricerca, Google mantiene una posizione dominante nel settore, con una quota di mercato che continua a stabilizzarsi ben oltre il 90%. Ciò suggerisce che, nonostante le critiche occasionali, la fiducia degli utenti nella capacità dell’azienda di fornire risultati pertinenti rimane alta.