Il 25 giugno, Alessandro Felici, fondatore e amministratore delegato di RideMovi, ha annunciato che circa il 40% del servizio era stato ripristinato. Il giorno successivo, ulteriori misure hanno migliorato la situazione. Considerando tale ritmo, si prevede un ritorno alla normalità entro una settimana.
Una delle sfide più grandi riguarda il recupero delle biciclette disperse. Ciò vale soprattutto per quelle con la batteria scarica, che non possono essere localizzate tramite GPS. Felici ha spiegato che le biciclette potrebbero trovarsi ovunque e che sarà necessario cercarle manualmente.
Nel frattempo, le contromisure adottate da RideMovi per contrastare l’uso della app illegale Ride’n Godi stanno avendo effetto. Felici prevede che il servizio tornerà a un’operatività del 60
% senza grandi difficoltà. Per raggiungere il 100% sarà necessario più tempo.Il Comune, la Polizia e la Municipale stanno collaborando per ripristinare il servizio di RideMovi e individuare i responsabili del danno per il sistema di bike sharing. Attualmente non è ancora possibile determinare il numero esatto di persone identificate, ma secondo Felici, si tratta di oltre mille individui.
Il disservizio è particolarmente rilevante considerando l’ampio utilizzo di RideMovi a Bologna. In un mese, ha dichiarato Felici, si registrano oltre 400.000 utilizzi. Si tratta di numeri nettamente superiori rispetto a quello di altre città. Il motivo riguarda soprattutto le politiche comunali favorevoli al bike sharing. Nonostante le difficoltà, l’ottimismo di RideMovi è palpabile, e l’azienda è determinata a ripristinare completamente il servizio, continuando a promuovere la mobilità sostenibile nella città di Bologna.