È giunto il momento decisivo per gli utenti italiani di prendere posizione riguardo alla migrazione dei loro dati al nuovo Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0 (FSE 2.0). Entro il 30 Giugno 2024, tutti coloro che desiderano bloccare l’integrazione dei dati precedenti al 19 Maggio 2020 nel nuovo sistema devono esercitare il diritto di opposizione.
Il diritto di opposizione
Conosciuto anche come “FSE – Opposizione al pregresso“, questo processo consente agli utenti di evitare che le loro informazioni storiche vengano automaticamente trasferite al FSE 2.0. Per farlo, è necessario seguire una procedura semplice, già illustrata attraverso una notifica sull’app Io, che fornisce tutti i dettagli e le istruzioni su come procedere.
L’opposizione può essere esercitata utilizzando diversi metodi. Un’opzione è accedere a un sistema online dedicato, dove gli utenti possono effettuare il login utilizzando SPID, Carta d’Identità Elettronica, Tessera Sanitaria o Carta Nazionale dei Servizi. In alternativa, è possibile inserire direttamente il proprio codice fiscale o STP. Chi preferisce un approccio più tradizionale può recarsi di persona presso l’ufficio ASL più vicino e presentare la documentazione necessaria.
L’importanza di agire entro il termine prestabilito risiede nel fatto che dal 1 Luglio 2024, il nuovo Fascicolo Sanitario Obbligatorio entrerà ufficialmente in vigore, e tutti i dati pregressi non oggetto di opposizione verranno integrati nel sistema FSE 2.0. Dopo questa data, non sarà più possibile bloccare il trasferimento dei dati storici.
Per facilitare il processo, è disponibile un documento PDF dettagliato che guida gli utenti attraverso ogni passo della procedura di opposizione. È fondamentale che tutti coloro che desiderano mantenere il controllo sui propri dati sanitari agiscano prontamente, per evitare che informazioni personali non desiderate vengano incluse nel nuovo sistema.
Il FSE e la sua prossima attivazione
Il decreto legge attuativo dell’FSE 2.0 ha stabilito chiaramente il termine entro cui l’opposizione deve essere esercitata, dando così agli utenti il tempo necessario per prendere una decisione informata e agire di conseguenza. La notifica inviata tramite l’app Io ha contribuito a informare gli utenti su questo importante passo, assicurando che tutti siano consapevoli dei loro diritti e delle opzioni disponibili.