Agrivoltaico: l'impianto che il Papa ha scelto per la Santa Sede in Vaticano

In modo perfetto per arrivare all’indipendenza energetica della Santa Sede, secondo il Papa, era quello di adottare un impianto agrivoltaico. Proprio in questo modo infatti si è scelto di proseguire, ovvero con l’istallazione di pannelli fotovoltaici in aree agricole.

Ci sono tantissimi vantaggi che tutte queste integrazioni comportano per il settore dell’agricoltura ma anche alla biodiversità. Nonostante tutto ciò, ci sono stati alcune polemiche, soprattutto in occasione della stesura del nuovo DL Agricoltura.

Il Papa sceglie il green dell’agrivoltaico per la Santa Sede

Le intenzioni del Papa sono state chiare: il pontefice ha parlato in prima persona e si è preso la responsabilità di scegliere proprio in base a quello che comportano i cambiamenti climatici.

Nella Lettera Enciclica Laudato Si, pubblicata il 24 maggio 2015, ho esortato l’umanità a diventare consapevole della necessità di modificare i propri stili di vita, i modelli di produzione e i modelli di consumo per contrastare il riscaldamento globale. Questo fenomeno è principalmente causato dall’uso diffuso di combustibili fossili“.

Lo scopo di questo investimento nell’agrivoltaico proviene di sicuro dalla necessità della Santa sede di essere indipendente a livello energetico. Con la lettera apostolica in forma di motu Fratello Sole, il Papa ha chiarito quali fossero le sue intenzioni:

Il 6 luglio 2022, il Rappresentante Permanente presso le Nazioni Unite ha depositato presso il Segretariato Generale dell’ONU il documento con cui la Santa Sede, a nome e per conto dello Stato della Città del Vaticano, aderisce alla Convenzione-Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici. Attraverso questo atto, ho voluto contribuire agli sforzi globali degli Stati per fornire una risposta adeguata alle sfide che il cambiamento climatico pone all’umanità e al nostro pianeta, in linea con le rispettive responsabilità e capacità. Pertanto, affido a voi, cari Confratelli, nei vostri rispettivi ruoli di Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano e di Presidente dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica, l’incarico di realizzare un impianto agrivoltaico nella zona extraterritoriale di Santa Maria di Galeria. Questo impianto dovrà garantire non solo l’alimentazione elettrica della stazione radio presente, ma anche l’autosufficienza energetica dello Stato della Città del Vaticano. Inoltre, dispongo che la Segreteria di Stato sostenga tutte le richieste dei Commissari Straordinari e si impegni a preservare tutte le risorse disponibili per la Sede Apostolica in quel territorio”. 

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