Amazon è determinata a colmare il divario nel campo dell’intelligenza artificiale, un settore in cui la concorrenza ha mostrato un chiaro vantaggio, soprattutto nello sviluppo dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM) e dei chatbot. Le difficoltà incontrate da Alexa nel diventare più intelligente sono emblematiche di questa sfida, con la possibilità che queste migliorie si traducano in uno strumento a pagamento.
Da tempo, Amazon lavora su Titan, un modello di intelligenza artificiale per la generazione di testi e la ricerca avanzata. Recentemente però, gli sforzi si sono concentrati su un’alternativa chiamata Olympus, destinata ad alimentare un nuovo chatbot con il nome in codice Metis.
Metis si basa sull’approccio Retrieval-Augmented Generation (RAG), che Amazon descrive come un processo di ottimizzazione dell’output, in grado di estendere le capacità avanzate degli LLM a domini specifici o alla knowledge base interna di un’organizzazione, senza necessità di riaddestrare il modello. Questo metodo risolve alcune delle sfide più comuni reindirizzando il LLM per recuperare informazioni pertinenti da fonti di conoscenza autorevoli e predeterminate. In questo modo, le organizzazioni possono avere un
maggiore controllo sull’output generato e gli utenti possono comprendere meglio come viene prodotta la risposta dal modello.Il progetto, di grande ambizione, vede il coinvolgimento diretto del CEO Andy Jassy. Il team di sviluppo include esperti che hanno lavorato per anni su Alexa, indicando una forte continuità e esperienza. Metis dovrebbe essere lanciato dopo l’estate, probabilmente insieme a Remarkable Alexa e altri nuovi prodotti che Amazon solitamente presenta in quel periodo.
C’è molta fiducia nel successo del modello, soprattutto in ambito business, dove la precisione e la pertinenza delle risposte sono cruciali. Tuttavia, permangono dubbi sulle tempistiche: il timore è che Amazon possa essere arrivata troppo tardi in un mercato già dominato da altri giganti tecnologici.