Le auto elettriche sono ormai diffusissime eppure molti di noi non ne conoscono le caratteristiche o sanno a che cosa servono determinate componenti. Partiamo quindi dalle basi per cercare di comprendere quale sia la funzione di una delle più importanti tra queste e cioè la pompa di calore.
La pompa di calore è un sistema di climatizzazione costruita per essere altamente efficiente che molte auto elettriche offrono solitamente o come optional aggiuntivo o di serie. Ad esempio, la Tesla Model Y include la pompa di calore di serie, mentre modelli come la Volkswagen ID.7 la hanno soltanto come opzionale. In realtà la pompa di calore è molto più utile di quanto si pensi e non è necessaria soltanto per chi abita in zone particolarmente fredde.
Climatizzazione tradizionale VS Pompa di calore nelle auto elettriche
Facendo un confronto con climatizzatori standard si capisce con chiarezza il perché la pompa di calore sia effettivamente migliore. la pompa di calore è molto più efficiente. Il primo può infatti utilizzare fino ad un max di 5 kW di potenza andando a ridurre di molto l’autonomia dell’auto elettrica. Al contrario, una pompa di calore può riscaldare l’ambiente del veicolo allo stesso modo ed utilizza solo 1-1,5 kW. Per fare un esempio concreto prendiamo la Hyundai KONA Electric. Questa usa una pompa di calore con un coefficiente di prestazione di circa 3,5, consumando solo 1-1,5 kW quando fa freddo. La Tesla Model Y, con un COP superiore a 3, consuma in media tra 1 e 2 kW. Che significa? Che la pompa di calore consente di risparmiare energia, estendendo l’autonomia dell’auto elettrica.
Questa componente, dunque, è utile non solo in inverno, ma anche in estate. In inverno, il sistema estrae calore dall’aria esterna e lo trasferisce all’interno del veicolo. Mentre in estate, funziona praticamente al contrario. Essa rimuove il calore dall’interno del veicolo e lo espelle verso l’esterno. Un’auto elettrica con pompa di calore permette quindi di massimizzare le prestazioni. Anche se il costo dell’optional può essere attorno ai 1.000 euro, l’investimento ne vale la pena e viene ammortizzato nel tempo grazie a tutti i vantaggi che porta al veicolo stesso ed al guidatore.