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ChatGPT sulle Audi: perché non Copilot su Windows?

Appena qualche giorno fa, Audi ha annunciato l’integrazione di ChatGPT sui suoi veicoli dal 2021. L’innovativo chatbot AI sarà disponibile su oltre due milioni di vetture, consentendo una comunicazione naturale e intuitiva con il veicolo. Audi ha descritto il sistema come “semplice” ed efficiente. A tal proposito, in molti si chiedono perché Microsoft non abbia raggiunto lo stesso livello di integrazione con il suo Copilot su Windows. In Italia, il chatbot AI di Audi non è ancora disponibile, ma nei paesi in cui lo è, la sua integrazione è stata ben accolta, nonostante ci siano ancora margini di miglioramento.

Confronto tra Audi-ChatGPT e Windows-Copilot

Sembra invece che Microsoft non riesca a raggiungere risultati analoghi. Il problema principale è che Copilot su Windows non ha ancora raggiunto le aspettative sperate. Attualmente, il tasto Copilot è solo un semplice collegamento senza opzioni avanzate o integrazione con le app di Windows.

Tutt’altra cosa è accaduta con la società automobilistica. Audi ha annunciato l’arrivo del chatbot di OpenAI

in oltre due milioni di veicoli. Tutti i modelli dal 2021 dotati di MIB 3 (sistema di infotainment modulare di terza generazione) riceveranno la funzionalità a partire da luglio. I modelli più recenti, come la nuova Q6 etron, dotati di architettura elettronica E 1.2, riceveranno ChatGPT tramite Cerence Chat Pro. Quest’ultimo utilizza il servizio Azure di OpenAI, come estensione dell’assistente.

Gli utenti possono attivare l’assistente dicendo “Ehi Audi” o utilizzando il pulsante push-to-talk sul volante per fare domande. Il sistema è capace di riconoscere automaticamente se eseguire una funzione del veicolo, cercare una destinazione o fornire le previsioni del tempo. In futuro, sarà in grado di rispondere a domande più specifiche, come la pressione dei pneumatici o altre informazioni sul veicolo. Importante notare che il sistema Audi inoltra le query a ChatGPT solo quando non è in grado di rispondere autonomamente, garantendo così la privacy degli utenti.

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Pubblicato da
Margareth Galletta