Colonnine di ricarica auto elettriche: nuovi fondi dal PNRR

L’importanza data alla mobilità elettrica è ormai chiara a tutti. Anche in Italia, uno dei paesi che più difficilmente si sta adattando a questa novità, stanno arrivando diverse migliorie in merito. Ultimamente si sta parlando in maniera insistente dei punti di ricarica che mancano, con le colonnine che non sarebbero sufficienti a garantire una circolazione in elettrico senza dover avere paura di restare a piedi.

Per quanto riguarda proprio le colonnine per le auto elettriche, stanno arrivando dei nuovi fondi direttamente dal PNRR. È proprio in questo modo che si intende migliorare la situazione, con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che ha comunicato di aver presentato nuovi avvisi di proposta progettuale. Questi serviranno per realizzare le stazioni di ricarica utili per i veicoli elettrici all’interno dei centri urbani ma anche lungo tutte le strade extraurbane.

I fondi del PNRR per le colonnine di ricarica stanno arrivando

Sono 360 milioni di euro i fondi disponibili per le stazioni di ricarica da realizzare lungo le strade extraurbane. Per quanto riguarda invece le colonnine da installare nelle zone urbane, ci sono 279 milioni di euro. Con questi fondi sarà possibile mettere a disposizione degli utenti 7500 stazioni di ricarica rapida ultra-fast sulle strade extraurbane è 10.880 stazioni all’interno dei centri urbani.

Sembra dunque essere tutto pronto per una sorta di accelerata decisiva. Sono stati rivisti anche i bandi, con il primo che effettivamente non aveva dato gli esiti che tutti avevano sperato. Proprio per questo motivo il ministero ha ritenuto opportuno introdurre diverse novità atte a semplificare la partecipazione più ampia degli operatori:

In particolare, le dimensioni delle aree territoriali ammissibili al beneficio sono state ridotte, ed è stata stabilita una dimensione minima per le proposte progettuali in ciascuna area. Inoltre, è ora possibile che anche i RTI costituendi possano accedere alle agevolazioni e ricevere una parte del finanziamento come anticipo“.

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