Ultimamente il mondo dei veicoli sta ricevendo moltissime novità per quanto riguarda innovazioni, nuovi veicoli o nuovi approcci tecnologici che oggi sono resi possibili grazie allo sviluppo della tecnologia. Finalmente è previsto il ritorno di un altro grande veicolo ovvero la Suzuki Cappuccino.
Veicolo che sicuramente non si vede tutti i giorni, sta riscontrando delle modifiche e dei cambiamenti prima di fare il suo debutto.
Suzuki Cappuccino, cosa c’è di nuovo?
Finalmente c’è un bellissimo ritorno della Suzuki Cappuccino, la quale potrebbe fare il suo debutto in tandem con altre 2 vetture. Magari risultato tratto dalla probabile collaborazione tra Toyota, Daihatsu e Suzuki. Se ritorniamo nel passato la prima versione aveva un motore turbo a tre cilindri da 657 cc. Mentre il nuovo modello potrebbe ospitare un motore turbo a tre cilindri da 1,3 litri.
Alcune fonti interne riportano che il motore usato nella nuova Suzuki Cappuccino verrà impiegato nella successiva generazione della Toyota Starlet. Il quale non sarà utilizzato con prestazioni uguali, infatti sarà ridimensionato a circa 150 cavalli di potenza.
Sviluppare il motore in questione alla fin dei conti non sarebbe sostenibile per Suzuki per quanto riguarda la Starlet, ma è probabile rivederlo soprattutto nella Suzuki Cappuccino. Propulsore che potrebbe ritrovare il suo utilizzo anche in una nuova auto sportiva entry-level di Toyota e anche in una versione aggiornata della Daihatsu Copen.
Ritornando sulla nuova Cappuccino, essa dovrebbe misurare all’incirca 4 metri di lunghezza, 1,7 metri per la larghezza e 1,2 metri di altezza, avente un passo di 2,4 metri. Mentre per quanto riguarda il peso, il nuovo veicolo dovrebbe pesare 1.100 chilogrammi. Dove con molta probabilità Suzuki, garantirà alla Cappuccino di essere disponibile sia con un cambio manuale a sei marce e uno automatico ma ad otto marce.
Molto similare e quasi di pari passo è la Toyota MR2 che potrebbe farà un ritorno nel 2026 con delle caratteristiche non da poco.