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Aston Martin, lo stop per gli schermi in auto

La tecnologia si sta evolvendo piano piano attraverso lo scorrere del tempo, e proprio grazie a questo si sta ramificando nei vari settori che sono presenti oggi. Per esempio uno è quello dei motori e delle automobili che ospitano all’interno dell’abitacolo di una vettura uno schermo o qualcosa di tecnologico. Ma non a tutte le casa automobilistiche va giù questa cosa come ad Aston Martin.

La grande casa automobilistica vuole evitare tutti questi gradi numeri di schermi nelle auto, i quali hanno raggiunto un limite.

 

Aston Martin, guerra agli schermi?

Anche se per il capo design di Maserati gli schermi sono molto importanti per le automobili regalando un tocco stiloso in più ma anche funzionale, per Aston Martin è l’opposto. Infatti secondo la casa automobilistica gli schermi avrebbero già raggiunto il loro limite.

Ultimamente se si da uno sguardo negli ultimi anni passati siamo andati contro una vera e propria avanzata da parte degli schermi touch negli abitacoli delle vetture. I quali sono disposti un po’ ovunque tranne per Aston Martin. Però anche gli schermi possono causare delle distrazioni

mentre si è alla guida. Visto che il guidatore è tentato nel guardare lo schermo per una notifica. Rischiando così di distogliere lo sguardo dalla strada.

Ecco perché anche per la grande casa produttrice sono molto importanti i tasti fisici, certificato anche da NCAP. La quale ha voluto penalizzare le vetture che dispongono solo di screen.

Un punto sul quale passare sono adesso gli interni analogici della nuova supercar Aston Martin Valiant che rispecchiano quello che ha comunicato la stessa casa produttrice. In questa nuovissima vettura si possono trovare degli interruttori fisici disposti per i comandi principali, accompagnati da un volante privo di sistemi di infotainment.

Quindi si può capire che Aston Martin vuole rimanere sulla vecchia strada dell’analogico. Anche per dare e garantire all’acquirente una migliore esperienza in uno dei gioielli della grande casa produttrice.

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Pubblicato da
Gabriele Palmieri