Ad emanare la sentenza lo scorso venerdì (28 giugno) è stata la Corte Suprema dei Paesi Bassi. Quest’ultima riguarda una disputa legale in corso da anni. Un proprietario di una Jaguar I–Pace elettrica, acquistata nel 2018 per 89.235euro, ha vinto la causa contro il concessionario. Il motivo? L’autonomia effettiva del veicolo non ha mai raggiunto i livelli promessi.
Il concessionario aveva dichiarato che il veicolo avrebbe avuto un’autonomia di 480 km. Ovvero sufficiente per un percorso medio di 320km settimanali. Invece, secondo il proprietario, l’elettrica non ha mai superato i 280km, anche a causa delle basse temperature.
Deluso dalla performance, l’automobilista ha tentato di restituire la vettura
al concessionario. I tentativi sono stati vani. A questo punto, l’unica opzione disponibile era quella di recidere il contratto d’acquisto e procedere rivendendo il veicolo. La vendita è avvenuta nel 2019 per 65.000euro. Quanto accaduto ha condotto ad una lunga battaglia legale. Il tribunale ha sanzionato il rivenditore, imponendogli di risarcire oltre 19.000euro, pari alla differenza tra il prezzo d’acquisto originale e quello di rivendita. Oltre alle spese legali. Il concessionario ha fatto ricorso, ma la Corte Suprema olandese ha confermato la sentenza. È stato ritenuto che il contratto d’acquisto descrivesse un’auto che non rispettava le caratteristiche promesse, ossia i famosi 480km di autonomia.Il caso rappresenta un precedente significativo che, secondo l’avvocato Floris van der Weijden della BrandMR, può essere visto come un incentivo per l’acquisto di veicoli green. La sentenza, infatti, offre una protezione aggiuntiva per tutti gli utenti che decidono di acquistare una vettura elettrica.