IPTV e pezzotto: 15 utenti finiti in tribunale Recentemente, è stato evidenziato che 23 milioni di italiani sono a rischio multe per l’uso di IPTV illegale e del cosiddetto “pezzotto“. A tal proposito, la Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali (FAPAV), rappresentata dal suo presidente Federico Bagnoli Rossi, ha elogiato l’operato delle forze dell’ordine in merito a tale problematica. In particolare, l’attenzione è stata rivolta a 15 persone nella zona di Senigallia che, avendo acquistato abbonamenti pirata, hanno ammesso le loro colpe e hanno patteggiato in tribunale, essendo state colte in flagrante.

Conseguenze legali e pericoli legati all’IPTV e al pezzotto

Nella dichiarazione rilasciato è stato evidenziato come il fenomeno della pirateria riguardi tutte le industrie culturali. Di conseguenza incide negativamente sullo sviluppo economico del nostro Paese. I recenti dati FAPAV/Ipsos hanno evidenziato come l’incidenza della pirateria audiovisiva si attesti al 39% nel 2023. Mentre per le industrie audiovisive il danno causato supera il miliardo di euro. Nello specifico si parla di circa 81milioni di fruizioni perse.

Considerando quanto detto è evidente che si tratti di un danno considerevole, sia per il fatturato (2 miliardi di euro) che per il Pil (821milioni di euro). Stesso discorso vale per le entrate fiscali dello Stato, in questo caso si parla di 377milioni di euro. Il fenomeno comporta anche una potenziale perdita di posti di lavoro (11.200).

Il presidente Bagnoli Rossi ha inoltre sottolineato l’importanza di una collaborazione continua. Istituzioni e aziende del settore devono unirsi per combattere efficacemente la pirateria. Inoltre, è fondamentale sensibilizzare il pubblico. Ci sono innumerevoli rischi e conseguenze legali legate all’utilizzo di suddetti servizi. La pirateria non solo danneggia economicamente le industrie creative. Mette anche a rischio la sicurezza degli utenti, esponendoli a possibili truffe e violazioni della privacy. Quello dell’IPTV è un fenomeno complesso e pericoloso che nonostante le pratiche per contrastarlo continua a diffondersi tra milioni di utenti.

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