La Volkswagen ha finalmente svelato i dettagli della sua prossima berlina elettrica, la ID.2. La presentazione ufficiale dovrebbe avvenire durante il Motor Show di Monaco nel 2025 e il debutto sul mercato l’anno seguente, nel 2026. Contrariamente alle speculazioni iniziali inerenti un possibile anticipo, Volkswagen ha fissato una data di lancio più tardi rispetto alle sue concorrenti più dirette: la Citroen e-C3 e la Renault 5. Potrebbe rivelarsi un ottimo gioco d’astuzia o uno sbaglio.
La Volkswagen ID.2 farà parte del segmento B data la sua lunghezza di 4,05 metri. Sarà un’auto spaziosa a cinque porte capace di dare agli acquirenti tutto il comfort necessario. Il passo è generoso ed è di 2,60 metri. Esso conferma un abitacolo niente male, mentre il bagagliaio da 440 l supererà persino modelli come la Golf.
Basata sulla piattaforma MEB Entry a trazione anteriore, la ID.2 sarà disponibile con due opzioni di batteria. Avremo come prima una LFP da 38 kWh e poi una NCM da 56 kWh. Entrambe le batterie promettono un’autonomia massima stimata di circa 450 Km
. I tempi di ricarica invece varieranno da 11 kW in corrente alternata fino a picchi di 125 kW in corrente continua. Con questi livelli la Volkswagen dovrebbe passare ad una carica del 10% all’80% in circa 20 minuti.La Volkswagen includerà anche una versione sportiva GTI da 225 CV, più veloce e potente. Alcuni ipotizzano anche un’altra variante, una GTI Clubsport da 300 ben CV. Questa dovrebbe invece essere dotata di differenziale elettromeccanico VAQ a slittamento limitato, ma si tratta ancora di supposizioni, nulla è stato confermato. Persino il nome non è al 100% ufficiale. Ci sono voci che suggeriscono l’adozione del nome “Rabbit” in omaggio alla leggendaria prima generazione della Golf del 1974.
La Volkswagen ID.2 in ogni caso si prepara a rivoluzionare il mercato delle berline elettriche. Con una gamma di batterie efficienti, una ricarica rapida e opzioni di potenza sportiva, la ID.2 potrebbe essere un’auto ottima per chi cerca un veicolo urbano e dinamico senza compromettere il bisogno di autonomia a favore dell’ecologia.