Queste osservazioni di Stanzione dimostrano come l’intelligenza artificiale sia già profondamente radicata nella nostra società. Ha persino contribuito a migliorare esperienze artistiche di alto livello, come la rappresentazione della Turandot alla Scala, arricchita da effetti visivi e sonori straordinari grazie all’AI.
Nonostante l’uso diffuso, ChatGPT non è esente da errori. Un esempio citato da Stanzione riguarda la traduzione del “Minosse, o, Della legge” attribuito a Platone, che ChatGPT non sarebbe riuscita a rendere correttamente.
Inoltre, l’adozione dell’AI non si limita al settore educativo o artistico. In Italia
, un’impresa su quattro già usa l’intelligenza artificiale nei propri processi produttivi. Inoltre, si prevede che entro un anno il 60% delle aziende utilizzerà l’AI per le assunzioni.Questi sviluppi sono strettamente legati alle indicazioni di OpenAI riguardo alla nuova versione di ChatGPT (GPT-5), che sembra promettere un’intelligenza da dottorato per alcuni compiti specifici. Tale livello avanzato di competenza potrebbe rivoluzionare ulteriormente vari settori, offrendo strumenti sempre più sofisticati e capaci di svolgere compiti complessi con maggiore efficienza e precisione.
L’espansione dell’intelligenza artificiale solleva molte domande e considerazioni. Da un lato, l’AI offre opportunità straordinarie per migliorare l’efficienza e la creatività in diversi ambiti. Dall’altro, ci sono preoccupazioni riguardo alla sua accuratezza e alla dipendenza crescente da queste tecnologie. Cosa ne pensate voi? L’uso crescente dell’AI rappresenta un progresso positivo. Ci sono però anche rischi che potrebbe essere affrontati. È un dibattito acceso che si sta diffondendo tra sostenitori e oppositori.