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Google rivela quanto è dannosa l’Intelligenza Artificiale

Il fabbisogno energetico di tutte le tecnologie basate sull’Intelligenza Artificiale sono ancora una volta sotto esame. Google ha pubblicato il suo ultimo report ambientale, rivelando che l’intelligenza artificiale ha causato un aumento delle emissioni di carbonio di quasi il 50% negli ultimi cinque anni.

Le richieste di energia per sistemi come quello del chatbot Gemini di Google sono così elevate che rischiano di mettere a repentaglio gli obiettivi di energia pulita prefissati dall’azienda per combattere il cambiamento climatico. Tre anni fa, Google ha fissato l’obiettivo di raggiungere zero emissioni nette di carbonio entro il 2030, il che significa che l’intento è non rilasciare nell’atmosfera più gas nocivi di quanti ne rimuove. Nuovi dati rivelano che, invece di diminuire, le emissioni di Google sono in realtà aumentate del 48% dal 2019.

Anche Google, come altre grandi aziende, deve fronteggiare l’elevata richiesta di risorse energetiche dovuta all’uso dell’IA

Nel suo rapporto annuale sulla sostenibilità, l’azienda ha descritto il suo obiettivo per il 2030 come “estremamente ambizioso”, aggiungendo che “non sarà facile” da raggiungere a causa dell’intelligenza artificiale. “Il nostro approccio continuerà ad evolversi e ci richiederà di affrontare una significativa incertezza, inclusa l’incertezza sul futuro impatto ambientale dell’intelligenza artificiale, che è complesso e difficile da prevedere”. Ciò sembra far parte di una tendenza più ampia del settore che ha visto altre aziende tecnologiche mettere in guardia sull’enorme fabbisogno energetico dell’intelligenza artificiale.

Altman, che si occupa di ChatGPT, ha già investito personalmente quasi 400 milioni di dollari in una startup statunitense specializzata nella fusione chiamata Helion Energy, con la speranza che possa iniziare a produrre elettricità su scala commerciale entro il 2028. Altri all’interno del settore temono che potrebbero volerci ancora decenni. Microsoft ha effettuato un investimento sostanziale in Helion Energy, diventando l’anno scorso la prima azienda al mondo a stipulare un accordo di acquisto per l’energia da fusione nucleare. L’ultimo rapporto ambientale di Google non menziona specificamente la fusione nucleare, ma fa riferimento a “tecnologie emergenti” che potrebbero aiutarla a raggiungere i suoi obiettivi climatici.

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Pubblicato da
Rosalba Varegliano