Il Gestore dei Servizi Energetici (GSE) apre il bando per accedere al Reddito Energetico Nazionale. Il bando è stato pensato appositamente per aiutare le famiglie italiane a passare al fotovoltaico installando gli impianti nelle proprie abitazioni. Le domande possono già essere inviate e la richiesta può essere effettuata fino a di cembre di quest’anno, ma è consigliabile spedirle quanto prima perché verranno esaminate in ordine cronologico.
I fondi per il fotovoltaico potrebbero anche giungere al termine prima della scadenza. La somma disponibile è di 200 milioni di euro ed è suddivisa in due: 100 milioni di euro per il 2024 e altri 100 milioni per il 2025. 80 milioni di euro sono poi destinati alle regioni Abruzzo, Calabria, Basilicata, Campania, Puglia, Molise Sardegna e Sicilia, mentre altri 20 milioni riservati alle restanti regioni o province autonome.
Fotovoltaico accessibile finalmente a tutte le famiglie
La piattaforma per accedere al Reddito Energetico Nazionale è accessibile inserendo i propri dati di registrazione o tramite l’identità digitale (SPID). Al primo accesso, il sistema guida l’utente passo passo nella compilazione dei campi necessari per completare il profilo e presentare la propria richiesta. Il GSE aggiornerà inoltre periodicamente il contatore delle risorse disponibili per ciascuna area geografica, così da essere totalmente trasparente su dove sono distribuiti i fondi del fotovoltaico.
Il Fondo Energetico Nazionale sostiene le famiglie economicamente fragili coprendo i costi di investimento per il passaggio al fotovoltaico ad uso domestico. In tal modo più nuclei familiari ridurre i costi energetici diventando prosumer (produttori e consumatori di energia elettrica). L’iniziativa per il fotovoltaico è un vero e proprio investimento per cercare di garantire al meglio la sicurezza e l’indipendenza energetica dell’Italia. È un modo per tutelare le fasce della popolazione interessate al sostenibile ma impossibilitate economicamente che contribuisce anche alla transizione energetica nazionale. Il bando prevede anche la possibilità di crescita dei fondi disponibili tramite donazioni da parte di privati, società o enti pubblici. La riapertura del bando sarà poi possibile solo in caso di rinunce o esclusioni.