L’innovazione è fondamentale e per renderla possibile c’è bisogno di adeguarsi ai nuovi canoni stabiliti. Tra questi c’è ovviamente anche il ricorso alle energie rinnovabili, evitando di spremere ancor di più il pianeta. Proprio per tale motivo sono state installate in più parti d’Italia soluzioni come gli impianti eolici, ai quali servono a generare energia dal vento per evitare di fare ricorso alle infrastrutture e all’elettricità. Ci sono però alcune regioni che si sono ribellate a tutte queste installazioni, esattamente come la Sardegna.
È arrivato infatti il fermo ai lavori delle installazioni FER, il tutto con una legge. Questa infatti ha bloccato lo sviluppo dei parchi eolici cosiddetti “on shore”, il tutto per i prossimi 18 mesi. La suddetta legge è entrata in vigore dallo 4 luglio con diverse associazioni che si sono dimostrate fin da subito contrarie, esattamente come Legambiente. Un altro aspetto molto importante è il sospetto che questa legge possa essere definita incostituzionale. Sollevare il dubbio sarebbe stato il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Frattin.
La moratoria della Sardegna per gli impianti eolici potrebbe essere incostituzionale
Lo stesso scetticismo è stato manifestato anche dal MASE. La moratoria proposta dalla Sardegna potrebbe infatti essere incostituzionale come ha dichiarato il ministro durante il Forum “In Masseria”:
“Dalla prima analisi sembra che ogni iniziativa nel settore venga bloccata per un massimo di 18 mesi sul territorio. Inoltre, bloccare ciò che è già stato autorizzato appare incostituzionale. Pertanto, questa norma non sarebbe applicabile. La legge verrà esaminata dal governo e, se si riscontrano elementi che eccedono i poteri della regione Sardegna, che è autonoma, la porteremo davanti alla Corte costituzionale. Tuttavia, faremo una valutazione accurata prima di procedere“.
La situazione dunque potrebbe assumere dei caratteri molto particolari con dei risvolti che potrebbero arrivare già durante i prossimi giorni. Molto probabilmente ci saranno dei cambiamenti in corso d’opera.