Le vetture elettriche cinesi stanno guadagnando rapidamente terreno in Europa. Ora rappresentano già un quinto del totale delle auto di questa tipologia nel nostro continente. Ma come mai tale crescita? Cosa sta accadendo al nostro mercato? La dinamica formatasi è alquanto complessa. A maggio le immatricolazioni di nuove auto in 28 mercati europei sono diminuite del 2,5% rispetto all’anno precedente, totalizzando 1.087.699 auto. Anche il segmento delle auto elettriche plug-in ha subito un calo significativo, con una diminuzione del 9,5% nelle immatricolazioni.
Le auto completamente elettriche invece sono diminuite dell’11%, mentre le ibride plug-in hanno subito una riduzione del 7%. Nel settore già in cadenza, dove la competitività è salita a dismisura, i prezzi elevati delle nuove auto elettriche e la riduzione degli incentivi in molti mercati europei stanno rallentando l’industria. I modelli cinesi, più economici, stanno perciò emergendo come una soluzione più accattivante per gli europei.
Le auto elettriche cinesi battono le europee
Le immatricolazioni delle full electric prodotte in Cina sono aumentate del 25%, totalizzando quasi 28.000 veicoli immatricolati. Questo incremento mette ancor più in evidenza l’espansione dei produttori cinesi nel mercato europeo, nonostante il calo generale dell’interesse verso le vetture elettriche. Tra i modelli cinesi più popolari troviamo la Tesla Model 3 e la Volvo EX30, entrambe tra le prime cinque auto elettriche più vendute. Anche la MG4 si distingue, rientrando tra le prime dieci e mostrando una crescita costante. In controtendenza, la Tesla Model Y, prodotta in Europa, ha subito un calo del 46% su base annua. Il marchio Tesla nel suo complesso ha registrato un calo del 37%, evidenziando le sfide che anche i leader di mercato possono affrontare.
L’industria delle auto elettriche cinese continua ad innovare e soprattutto ad investire, specialmente nel settore delle batterie, cosa che aiuta a portarla in vantaggio. Il gruppo Geely, ad esempio, ha lanciato solo qualche giorno fa la batteria Aegis Short Blade permettendo un utilizzo delle vetture elettrificate fino a un milione di Km. Sfruttando però questa tecnologia, anche le industrie nostrane potrebbero trarre dei vantaggi.