News

NVIDIA: Huang pronto a vendere ad AMD? Ecco la risposta

NVIDIA ha raggiunto una posizione di rilievo nel settore dell’hi-tech. La società ha superato anche Apple per il suo valore di mercato. Eppure, ci fu un tempo in cui il futuro dell’azienda non appariva così promettente. In un’occasione, Jensen Huang, il fondatore e CEO della compagnia, pensò seriamente di vendere tutto ad AMD.

La sorprendente rivelazione proviene da Hemant Mohapatra. L’ex-dipendente di AMD ha condiviso la storia su X. Mohapatra ha raccontato che l’azienda dove lavorava aveva quasi acquistato NVIDIA. Jensen Huang non era disposto a vendere a meno che non gli fosse stato offerto il ruolo di CEO della nuova compagnia dopo la fusione. Se ciò fosse accaduto, il panorama odierno sarebbe molto diverso.

NVIDIA e AMD vicini alla fusione

Con tutta probabilità, l’unione tra le due aziende avrebbe dovuto seguire l’acquisizione di ATI. Quest’ultima è avvenuta da parte di AMD nel 2006 per la considerevole somma di 5,4 miliardi di dollari.

Mohapatra ha spiegato che la richiesta di Huang di rimanere CEO della nuova entità risultante dalla fusione

fu il principale motivo per cui le trattative fallirono. Sembra però che le ragioni potrebbero essere più complesse. Ad esempio, all’epoca l’architettura CUDA di NVIDIA era molto meno diffusa rispetto a quella OpenGL di AMD. Inoltre, molti dipendenti di quest’ultima erano critici nei confronti dell’acquisizione di ATI. Suddetto evento, infatti, si rivelò un processo lento e complicato.

Un altro elemento chiave è che, circa vent’anni fa, AMD non considerava NVIDIA un vero rivale. Per l’azienda i principali competitor erano aziende come Intel e Arm. A quei tempi, NVIDIA era vista come un attore secondario nel settore e non una vera minaccia. Pertanto, quando Jensen Huang avanzò la richiesta di mantenere la posizione di CEO dopo la fusione, AMD rifiutò semplicemente la proposta. Una decisione che non è stata del tutto negativa considerando che ha spinto NVIDIA verso la traiettoria di successo che vediamo oggi.

Condividi
Pubblicato da
Margareth Galletta