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Fiat Uno: l’auto dei record dal 1986 che convinse tutti

Il marchio automobilistico italiano più famoso e conosciuto nella nostra penisola è senza alcun dubbio Fiat, l’azienda ha attualmente il predominio del mercato automobilistico all’interno del nostro paese, ciò nonostante ci fu un periodo a cavallo tra gli anni 70 e gli anni 80 che tale dominio costituiva un vero e proprio monopolio, il tutto grazie a un’auto storica che consentì all’azienda di disegnare un vero e proprio record, parliamo Della Fiat Uno.

Grazie a Fiat uno, esattamente 38 anni fa il marchio riuscì ad accaparrarsi il 44,6% del mercato, un valore davvero impressionante che per intenderci era davvero inarrivabile, basti pensare che la seconda classificata era lancia con appena il 9,6% delle vendite, un divario a dir poco incolmabile.

 

Record storico

Fiat vendette in totale 800.000 modelli di tale auto in quell’anno e riuscì a conquistare il cuore di ben 433.700 automobilisti italiani arrivando a garantirsi senza troppi problemi addirittura il 23,8% di market share grazie proprio alla sua vettura, ciò significa che un italiano su quattro che cambiava auto sceglieva la Fiat Uno come auto da acquistare.

Si tratta di numeri davvero senza precedenti che al giorno d’oggi sono impensabili, è vero che il mercato automotive in passato era diverso rispetto a quello attuale che sta vivendo un periodo di crisi abbastanza evidente, ma certi numeri sono senza alcun dubbio assoluti e incontestabili.

A completare la classifica delle dieci auto che comandavano il mercato quell’anno abbiamo poi Volkswagen, quarta con il 7% di quote, davanti ad Alfa Romeo, quinta a 6,1, quindi Ford con il 3,8, poi Peugeot con il 3,6, Citroen con il 3,2, Opel con la stessa quota e infine Seat con il 2,4.

Insomma, la storia ci insegna che il settore dell’automotive italiano è stato in grado in passato di segnare il record a dir poco assoluti e inarrivabili per gli altri marchi, segno che forse l’industria italiana è in grado di offrire ancora colpi di scena di questo genere e che può assolutamente competere senza problemi nello scenario automobilistico internazionale.

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Pubblicato da
Eduardo Bleve