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Intelligenza Artificiale, verso la trasformazione lavorativa

Ormai l’Intelligenza Artificiale è riuscita ad espandersi in tutti i settori raggiungibili nel mondo caratterizzando un importante e non da poco cambiamento globale. Oltre a portare cambiamenti nel mondo della tecnologia si parla di cambiamenti a livello lavorativo.

Essa infatti è una delle cause più importanti per la trasformazione lavorativa che sta cambiando e allo stesso tempo creando nuovi mestieri.

 

Intelligenza artificiale, anche il lavoro?

Rientrando nel mondo professionale è la Generazione Z che sta vivendo una vera e propria trasformazione in ambito lavorativo gestita e guidata dall’Intelligenza Artificiale.

Anche se tutto questo cambiamento non comporta molte paura visto che codesta generazione viene descritta come una generazione determinata e priva di paura di perseguire ciò che si desidera. Conferma che ci viene data anche da un sondaggio effettuato da Toluna per conto di Jabra, dove i dati spiegano che più di un quarto dei giovani di questa generazione fornisce priorità alla loro relativa carriera

rispetto alla vita privata.

Quindi gli strumenti che tutt’ora si basano sull’Intelligenza Artificiale possono essere utilizzati e di supporto verso i professionisti della Generazione Z, i quali garantiscono di concentrarsi su diversi e più aspetti del loro lavoro.

Anche l’Intelligenza Artificiale finalmente ha già cominciato a rivoluzionare la produttività del posto di lavoro. Grazie a questa è anche possibile provare un miglioramento per chi deve lavorare in modo più smart. Azioni migliorate dall’abilità dell’AI di trascrivere conversazione e riunioni in modo più preciso.

In sintesi è la Generazione Z che ha un ruolo molto importante nella diversificazione del mondo del lavoro di oggi. L’Intelligenza Artificiale anche come affermato prima ha il vario potenziale per supportare lo sviluppo dei relativi ruoli oltre che a fornire consigli e raccomandazioni mirate. Quindi una cosa molto importante è investire nei programmi di formazione che permettano di saper lavorare con l’AI.

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Pubblicato da
Gabriele Palmieri