Temu è nei guai, accusata dal procuratore generale Tim Griffin di comportarsi come un malware sottraendo dati sensibili agli utenti.

Noi tutti negli ultimi anni abbiamo sicuramente sentito parlare dell’acquisto di prodotti a basso prezzo direttamente dagli Store cinesi con la possibilità, ovviamente di ricevere la spedizione comodamente a casa nostra, altisonanti in questo contesto sono i nomi di Temu, SHEIN e AliExpress.

Ad avvantaggiare fortemente questo mercato ci hanno pensato i prezzi davvero bassi legati all’assenza di dazi doganali su questa tipologia di merce grazie al concetto di duty free legato al prezzo bassissimo di questa tipologia di articolo.

 

La pacchia potrebbe presto cambiare

A quanto pare, però la pacchia sta per finire, all’Unione Europea questa tipologia di mercato non va più bene dal momento che il circolo di merce dalla Cina verso il vecchio continente e davvero troppo imponente e si vuole cercare di dare un freno a tutta questa situazione, ecco perché la Commissione Europea sta valutando l’introduzione dei dazi doganali anche su questa tipologia di merce con un limite fino a 150 €, oltre il quale tali dazi non dovrebbero più essere corrisposti.

Si tratta di una decisione che probabilmente verrà discussa alla fine del 2024, sebbene l’idea era nata già nel 2023, il tutto avverrà quando verrà costituita la nuova commissione che poi deciderà il da farsi, da un lato c’è chi crede che ciò potrebbe giovare alle economie dei vari Stati, grazie appunto al pagamento di queste tassazioni, d’altro canto c’è chi teme un sovraccarico eccessivo delle dogane che hanno il compito di analizzare la merce e bloccare quelle in entrata, non conforme alle normative di sicurezza imposte dall’Europa.

Qualcosa sicuramente accadrà, non è scontato che la legge venga approvata ma allo stesso tempo non è da escludere, questo circolo infatti non potrà continuare a questi ritmi in eterno.

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