La GSM Association, conosciuta come GSMA, ha recentemente aggiornato le specifiche del suo standard di comunicazione RCS (Rich Communication Services), portando il Universal Profile alla versione 2.7. Questo aggiornamento introduce una serie di nuove funzionalità che, fino a ora, erano tipiche delle app di messaggistica istantanea come WhatsApp.
Un nuovo modo di conversare in RCS
Tra le novità più rilevanti c’è la possibilità di rispondere e reagire ai messaggi ricevuti, inclusa la funzione di reazioni personalizzate. Inoltre, gli utenti avranno ora la facoltà di modificare, cancellare e richiamare i messaggi inviati, sia per il mittente che per il destinatario. Queste caratteristiche sono già in parte disponibili, seppur con limitazioni, nelle applicazioni di messaggistica come Google Messaggi per Android e su iOS. Attualmente, le reazioni vengono visualizzate come conversazioni SMS attraverso un espediente tecnico, ma con la codifica ufficiale del protocollo, i client di messaggistica potranno gestire queste funzioni in modo più fluido e integrato.
Il nuovo standard permette di applicare più emoji o emoticon come reazioni a ciascun messaggio e di rimuoverle successivamente, offrendo una maggiore flessibilità nell’espressione. Inoltre, saranno supportate anche reazioni personalizzate, come le immagini preesistenti o generate, sticker animati e altre forme di espressione visiva che aziende come Apple e Google hanno già adottato sotto nomi come Genmoji e Photomoji.
Una novità significativa è la possibilità di richiamare i messaggi inviati, ma solo entro una breve finestra di tempo dopo l’invio. Inoltre, l’aggiornamento include una funzione per segnalare messaggi di spam nelle conversazioni tra utenti.
Un divario sempre meno visibile
Ora, la responsabilità passa agli sviluppatori dei client di messaggistica, che dovranno integrare queste nuove funzionalità nei loro servizi. I tempi di implementazione rimangono ancora da definire, ma queste modifiche promettono di rendere le comunicazioni tramite RCS molto più simili a quelle offerte dalle app di messaggistica più popolari.