Il progetto ITER, il reattore sperimentale a fusione nucleare più grande al mondo, ha subito un altro ritardo. L’annuncio proviene dal direttore generale Pietro Barabaschi che lo ha condiviso durante una recente conferenza stampa. Per le nuove previsioni, ITER non diventerà operativo prima del 2039. Si aggiungono così altri 4 anni di ritardo ad un percorso già complicato e costellato anche da aumenti di costi.
Perché un nuovo slittamento? Il motivo è legato agli impatti della pandemia di COVID-19. I lavori sono andati a rilento ed in più c’è stato bisogno di parecchie riparazioni. Le componenti riparte sono essenziali per garantire il corretto funzionamento del rettore nucleare, rendendo necessari gli interventi aggiuntivi che ne hanno poi prolungato i tempi di realizzazione.
Il nucleare salverà il mondo?
ITER ha completato ad inizio mese i magneti superconduttori, elementi centrali del reattore. Questo successo è stato celebrato come un risultato monumentale, evidenziando l’impegno e la collaborazione internazionale di scienziati, ingegneri e aziende di 35 Paesi che partecipano al progetto.
Situato a Cadarache, nel sud della Francia, ITER è stato concepito come un progetto pionieristico per la ricerca sulla fusione nucleare. Tenteranno con esso di produrre energia sfruttando lo stesso principio che alimenta il Sole e altre stelle. La sua ideazione è guidata dall’obiettivo di riuscire a sviluppare una fonte di energia rinnovabile ed inesauribile. Vertendo poi sul nucleare si tratterebbe anche di una soluzione sostenibile, necessaria considerando i problemi energetici e climatici.
La fusione nucleare è considerata una promettente opzione a lungo termine per un approvvigionamento energetico globale senza emissioni importanti. ITER è progettato per fungere da ponte cruciale tra le attuali macchine sperimentali di ricerca sulla fusione e le future centrali elettriche, aprendo la strada a un nuovo modello di energia pulita e efficiente. Nonostante le sfide e i ritardi, il reattore nucleare rimane uno dei progetti più importanti al momento attivi. Il suo successo potrebbe cambiare per sempre il modo in cui produciamo energia, portando a strabilianti risultati per l’intero pianeta.