Si torna a parlare dei dazi sulle auto elettriche cinesi imposti dalla UE, analizzando le differenze di penalità tra le marche.

La Commissione Europea ha recentemente aggiornato le tariffe sui dazi per le auto elettriche importate dalla Cina, suscitando un dibattito intenso nel settore automobilistico. Questa decisione segue mesi di speculazioni e tensioni riguardo alle pratiche commerciali e al supporto governativo ai produttori cinesi di veicoli elettrici.

 

Le differenze dei dazi

In risposta alle accuse di concorrenza sleale, l’Unione Europea ha introdotto dazi che variano a seconda del grado di cooperazione delle aziende cinesi durante l’inchiesta condotta. Le misure più severe hanno colpito i produttori che non hanno collaborato, imponendo loro un dazio del 37,6%. Tuttavia, per coloro che hanno partecipato all’indagine e hanno accettato una revisione delle tariffe, come BYD e Geely (quest’ultima inclusa per la sua importazione di modelli come la Volvo EX30 e le nuove Smart #1 e #3), i dazi sono stati ridotti rispettivamente al 17,4% e al 19,9%.

L’azienda più penalizzata è stata SAIC, che, nonostante una leggera riduzione dal 38,1% al 37,6%, continua a subire un‘imposizione significativa. Questi dazi aggiuntivi avranno un impatto diretto sui prezzi finali delle auto elettriche, già posizionate in un segmento di mercato con costi superiori rispetto ai veicoli a combustione e ibridi, che rimangono esenti da tali aumenti.

La Commissione Europea ha sottolineato che queste misure sono provvisorie e soggette a conferma entro la fine di ottobre 2024, con un’approvazione definitiva da parte degli Stati membri. Le capitali europee ora dovranno esprimere il loro consenso entro 14 giorni, decidendo se mantenere o modificare le attuali tariffe.

 

Per un mercato più equo

Il vicepresidente esecutivo della Commissione Europea ha dichiarato che l’obiettivo di queste tariffe è quello di affrontare una situazione ritenuta “ingiusta“, in cui i produttori cinesi godono di un sostegno governativo che distorce la concorrenza nel mercato automobilistico globale. Il dibattito rimane acceso su come equilibrare la concorrenza tra le diverse regioni produttive, con l’Unione Europea che cerca una soluzione che possa garantire una concorrenza leale e sostenibile nel settore delle auto elettriche.

 

 

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