Kien: dopo 22 anni di attesa torna di nuovo disponibile La storia di Kien è davvero straordinaria. Si tratta di un gioco per GameBoy Advance. Fu ideato da un gruppo di cinque giovani italiani. È stato presentato per la prima volta nel 2002. Eppure, non è mai stato rilasciato. Ora, dopo un’attesa di ben 22 anni, il gioco è stato finalmente rilasciato. Quest’ultimo è disponibile su cartuccia, giocabile con l’hardware originale. Il rilascio è avvenuto grazie alla determinazione e alla passione di uno dei suoi creatori.

Al momento, Kien può essere acquistato sul sito ufficiale di Incube8 Games al prezzo di 59,99$. Il gioco è contenuto in una confezione ricca che richiama il fascino retrò del titolo. È completo di manuale, adesivi e una custodia trasparente per la cartuccia.

Kien finalmente disponibile dopo 22 anni

Si tratta di un hacknslash fantasy che nel tempo si è guadagnato il titolo di gioco più rinviato di sempre. La sua travagliata storia inizia nel 2002, quando un piccolo team di sviluppatori fondò la software house AgeOfGames. L’obiettivo era produrre il primo game per GameBoy Advance sviluppato in Italia.

Il gruppo, anche se animato da grande entusiasmo, aveva poca esperienza nello sviluppo di giochi. Inoltre, aveva a disposizione risorse limitate. Ciò non li fermò. In soli due anni riuscirono a completare il progetto. Eppure, gli elevati costi di produzione e la reticenza degli editori, che consideravano il progetto troppo rischioso, ne impedirono la distribuzione. Con il passare del tempo, il gruppo si disgregò. Uno dei suoi autori, il game designer Fabio Belsanti, continuò a credere nel progetto. Il suo impegno, alla fine, ha portato al rilascio di Kien. Il gioco è diventato realtà grazie alla riduzione dei costi di produzione delle cartucce e all’interesse dell’editore Incube8, specializzato in giochi per console retrò. Ciò che è accaduto con Kien è una testimonianza della passione e della dedizione che hanno animato il suo sviluppo.

Articolo precedenteVery Mobile: come attivare SIM e eSIM anche con CIE
Articolo successivoGoogle agisce per favorire l’uso delle sue app per gli utenti iPhone