Da mesi si dibatte molto sulle sanzioni imposte dagli Stati Uniti sulle vendite di GPU NVIDIA alla Cina. Il colosso californiano sembra affrontare però la situazione con molta tranquillità, trovando anzi nuove opportunità di crescita. Nonostante le limitazioni imposte dalla Casa Bianca, la NVIDIA continua infatti a concludere affari d’oro sul territorio cinese.
La società ha infatti lanciato sul mercato del Paese tre nuovi modelli di GPU, HGX H20, L20 e L2, sviluppati appositamente per conformarsi alle sanzioni americane. Queste componenti sono versioni modificate delle GPU vendute in Occidente, una mossa strategica che ha dato i suoi frutti. Questi nuovi modelli permettono a NVIDIA di mantenere una forte presenza in Cina e di rispondere alla domanda di soluzioni per l’intelligenza artificiale.
NVIDIA resiste e agisce strategicamente con le nuove GPU
NVIDIA prevede di guadagnare almeno 12 miliardi di dollari nel 2024 dalla vendita delle GPU HGX H20 in Cina. L’azienda ha in programma di vendere oltre un milione di queste GPU, raddoppiando il principale concorrente, Huawei, che è entrato nelle GPU con la serie Ascend 910B. Il prezzo di una singola GPU HGX H20 si aggira intorno ai 12.000 dollari. Con una domanda così elevata, NVIDIA riesce non solo a rispettare le sanzioni, ma anche a ottenere ricavi sostanziosi. Se le previsioni si avverassero, i 12 miliardi di dollari di ricavi previsti per il 2024 supererebbero i guadagni registrati lo scosso anno, ancor prima delle sanzioni. Di contro c’è che questo risultato potrebbe portare a un inasprimento delle politiche di dazi da parte degli Stati Uniti.
Le GPU di NVIDIA sono essenziali per le compagnie cinesi ed è per questo che vanno così forte. La maggior parte degli applicativi IA si basa proprio sulla piattaforma CUDA aziendale. Passare a un produttore nazionale, come Huawei, comporterebbe costi significativi sia in termini di tempo che di risorse economiche. Attualmente, solo la Cina rappresenta il 9% del fatturato annuo di NVIDIA. Prima dell’introduzione delle sanzioni, questa percentuale raggiungeva addirittura il 22%. La capacità dell’azienda di adattarsi e prosperare nonostante le restrizioni dimostra la forza dell’azienda e la sua abilità strategica.