Ad oggi è davvero difficile garantire la sostenibilità in alcuni settori e uno dei primi a sollevare il problema è stato sicuramente quello dell’automotive. Secondo quanto riportato infatti ci sono delle aziende che hanno preso a cuore la situazione, tra le quali Polestar e Rivian. Il report che i due brand automobilistici hanno pubblicato nel 2023 ha fatto capire quanto pesasse l’impatto dell’industria automobilistica in merito alle emissioni di gas in grado di alterare il clima, sia per quanto riguarda la produzione di auto elettriche che auto tradizionali. Proprio per questo motivo si sta cercando di trovare un modo per ovviare a queste problematiche, il tutto a tutela del clima ma soprattutto del pianeta in generale. Tramite una nuova analisi condotta da Transport and Environment, si è capito che il tassello giusto potrebbe essere l’acciaio verde.
Rispetto all’acciaio tradizionale, questo riesce ad avere un impatto superiore per quanto riguarda la riduzione dell’impronta carbonica all’interno del settore automotive. Inoltre il tutto comporterebbe una spesa minima in aggiunta a quelle già sostenute.
L’acciaio verde per rendere il settore automotive più sostenibile, questa è l’idea
Usare l’acciaio verde al posto di quello classico comporterebbe un taglio di 7 milioni di tonnellate di CO2 entro il 2030. Il tutto anche solo prendendo in considerazione il 40% della domanda. Per quantificare il tutto, bisognerebbe immaginare 3,5 milioni di auto a combustione interna in meno per le strade dell’Europa.
Questo è quanto dichiarato dal responsabile delle politiche automobilistiche T&E, Alex Keynes:
“Con un costo inferiore a quello necessario per un cambio gomme, l’Europa ha la possibilità di sviluppare un’industria dell’acciaio verde. Entro il 2030, l’incremento dei costi sarà trascurabile con l’introduzione del 40% di acciaio verde nella catena produttiva, diventando appena percettibile entro il 2040, quando si utilizzerà il 100% di acciaio a emissioni zero. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale che i legislatori autorizzino la transizione all’acciaio verde nel settore automobilistico“.