Abbiamo avuto modo di testare il nuovo sistema di accumulo di Anker. La Solix Solarbank 2 Pro è attualmente il modello di punta dell’intera serie che il brand mette a disposizione e rappresenta il sistema più avanzato con tantissime caratteristiche potenziate rispetto ai predecessori che hanno riscosso un gran successo.
Per più motivazioni ci siamo trovati veramente bene, a partire dal fattore funzionale fino a quello estetico. Anker ha pensato veramente a tutto, anche per quanto riguarda i 4 pannelli solari che ci ha inviato: si tratta della Black Edition, per cui quelli con il bordino colorato di nero, molto più belli esteticamente soprattutto nel nostro caso siccome le abbiamo posizionati sul tetto e a vista.
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ANker Solix Solarbank 2 Pro: l’estetica e il funzionamento di base
Abbiamo avuto modo di testarlo a fondo e ci è piaciuto davvero tanto, soprattutto in confronto a tutte le altre centrali che abbiamo provato. Scelta la configurazione a partire dalla base con batteria integrata da 1600 Wh, si scelgono i moduli aggiuntivi. L’azienda ci ha mandato altri 3 moduli aggiuntivi per un totale di 6,4 kWh.
Le batterie sono ovviamente modulabili, potete scollegare direttamente ed installarne delle nuove togliendo solo dei pratici tappetti utili ad incolonnare gli elementi. La base non ha display LCD, scelta che probabilmente è stata fatta per garantire integrità al prodotto in quanto potrebbe danneggiarsi. Ricordiamo infatti che una centrale del genere deve durare in media circa 15 anni. C’è solamente il tasto di accensione e spegnimento e un LED che mostra lo stato della centrale. C’è anche il pulsante per la connettività, che va premuto insieme a quello di accensione per 6-7 secondi per un eventuale rese del sistema.
Il sistema è dotato di maniglie di trasporto che riguardano le batterie e la base principale. Nella principale a destra ecco il connettore per la rete elettrica che va collegato alla prese mentre subito sotto ecco la presa dell’inverter che eroga fino a 1kWh, che noi abbiamo usato per caricare l’auto, una Cupra Formentor, e ci ha soddisfatto molto in quando l’abbiamo ricaricata praticamente gratis. Sul posteriore ecco delle griglie per raffreddare il sistema. A sinistra ecco i connettori dei pannelli solari, da 540 W, che abbiamo collegato mediante i cavi che arrivano in confezione.
Nella parte bassa delle nostre batterie di espansione ecco dei vani con il fusibile di protezione: nel caso in cui ci fosse un corto circuito, potrebbe infatti saltare. Non manca la messa a terra per la sicurezza dell’intero sistemi. Anker in realtà ci ha mandato anche i supporti da pavimento ma noi non li abbiamo utilizzati in quanto i pannelli li abbiamo installati sul tetto.
Il collegamento alla rete di casa, l’Anker Smart meter e l’app dedicata
I collegamenti sono stati fatti da un elettricista professionista per cui consigliamo di non accingervi a farlo da soli e soprattutto di utilizzare tutte le precauzioni lavorando senza corrente attiva. Il cablaggio è avvenuto ovviamente grazie all’Anker Smart Meter, che va a regolare la corrente che verrà immessa direttamente dall’Anker Solix, così da ottimizzare i relativi consumi. Sulla destra lo Smart Meter è dotato di un pulsante dedicato all’accensione e allo spegnimento ma che se viene premuto per 7 secondi effettua un reset generale. Utile dunque anche per la connessione Wi-Fi. È dotato di ben 3 pinze amperometriche molto ingombranti anche se per il collegamento monofase ne servirà solo una, la L1. Il cavo poi va direttamente al contatore. Tramite i tre connettori inferiori sello Smart Meter ci si collega al sistema di casa tramite il quadro elettrico e il contatore. La pinza amperometri va a rilevare il campo magnetico del cavo proveniente dal contatore e va a monitorare i relativi consumi.
L’applicazione di Anker ci ha sorpreso: è fatta molto bene e mostra tutto. Si può sapere il consumo e la produzione del sistema fotovoltaico, il tutto in tempo reale. Nella parte alta si nota quanto i pannelli stanno producendo: noi non abbiamo mai superato con 4 pannelli 1200-1300 W di produzione. Nella parte bassa c’è il menu che indica le batterie a il loro stato, una per una, le quali vengono caricate in simultanea con gli stessi valori.
Possiamo inoltre anche notare quanta energia viene erogata alla nostra abitazione dall’intero sistema di accumulo. Tramite un menu dedicato si può impostare la modalità autoconsumo o quella personalizzata che, nel caso in cui non si vuole collegare lo Smart Meter, si può con il grafico capire ogni consumo o produzione tramite un grafico e si può regolare tramite il menu quanto erogare in determinate fasce orarie. Noi consigliamo apertamente l’uso dello Smart Meter così da fare tutto in automatico, ovviamente con la modalità autoconsumo. Ci sono anche indicazioni in merito al guadagno, alla CO2 risparmiata ma soprattutto all’energia prodotta da quando è stato installato l’intero sistema Solix.
Qualche specifica tecnica e qualche chicca
Il sistema Solix Solarbank 2 Pro è il primo sistema solare per balconi tutto in uno da 2400W che comprende l’accumulo di energia. Venendo al discorso tecnico è dotato di 4 MPPT, ognuno di essi in grado di riuscire a gestire un ingresso di potenza fino ad un totale di 600 W. Questo consente al sistema di accumulo di raggiungere dunque una potenza di carica che arriva fino a 2400 W quando viene collegato a pannelli solari ad alta potenza.
Tra le principali innovazioni di questa nuova generazione del sistema di accumulo, c’è un riscaldatore integrato che garantisce alla batteria un funzionamento efficace anche con temperature che possono arrivare a -20 °C. In questo modo viene assicurata un’indipendenza maggiore rispetto alle condizioni climatiche, cosa a cui invece era soggetta il modello precedente. Proprio per questo infatti Anker ha ritenuto opportuno dotare la Solarbank 2 Pro di certificazione IP65 contro acqua e polvere.
Abbiamo nominato prima un inverter integrato da 1 kWh: questo supporta sia l’espansione che l’impilaggio. Di base il sistema Solix Solarbank 2 Pro ha una capacità di 1,6 kWh ma può arrivare fino ad un massimo di 9,6, esattamente come nel nostro caso. Le batterie hanno una durata di almeno 6000 cicli.
Tra le caratteristiche principali di questo sistema c’è la sua capacità di continuare a ricaricarsi anche quando manca la connessione alla rete elettrica.ciò sta a significare che l’unità di accumulo si può ricaricare anche quando avviene un’interruzione di corrente improvvisa, ovviamente senza dimenticare che le condizioni atmosferiche dovranno essere favorevoli.
Prezzo e disponibilità
Il sistema Anker Solix Solarbank 2 Pro E1600 Pro con 4 pannelli solari e 3 batterie di espansione parte da 5.168 € in offerta, con uno sconto di circa 750 € sul prezzo normale. Si possono gestire anche altre configurazione, con la stazione base con 2 pannelli solari più i supporti e Smart meter che costa infatti 1948 €, anch’esso in sconto. Tutto è disponibile sul sito ufficiale dell’azienda e anche oggi su Amazon con le offerte Prime Day.
Ci sono poi svariate configurazioni per cui si può optare, un po’ come quando si sceglie il proprio smartphone o computer dal sito di Apple. Sono davvero tantissime le possibilità che Anker mette a disposizione, per tutte le esigenze e per tutte le richieste.
Conclusioni finali
Arrivati alla conclusione, il sistema Solix Solarbank 2 Pro ci ha fatto risparmiare con giornate nuvolose e dunque con una produzione modesta, ci ha fatto risparmiare circa 40 €. È chiaro che prima di acquistare un sistema che può essere anche molto costoso bisogna effettuare delle valutazioni molto accurate.
In primo luogo serve capire quanto effettivamente consuma il proprio ambiente domestico, così come che utilizzo si intende farne. Per una casa che in genere consuma circa 5-6 kWh, la nostra configurazione sembra essere l’ideale per azzerare quasi i consumi. Per quanto riguarda i pannelli solari, noi ne abbiamo scelti quattro. Nel caso in cui il consumo della vostra casa dovesse essere superiore a questo, vi consigliamo di aggiungere altre due batterie, in quanto il sistema può arrivare ad un massimo di cinque. In genere ci vogliono circa 5 o 6 anni per rientrare dell’investimento fatto.
Il costo è sicuramente molto elevato. Qualcuno potrebbe pensare di risparmiare acquistando ad esempio dei pannelli solari da rivenditori terzi, ma dopo aver provato questi di Anker, c’è da dire che noi almeno non lo faremmo mai. Il sistema è molto sicuro, l’app non ci ha mai dato problemi, se non uno minimo che è già stato risolto: inizialmente infatti l’applicazione non mostrava la produzione per ogni singolo pannello ma quella totale. L’azienda ci ha comunicato che con il prossimo aggiornamento verrà integrata anche questa funzionalità per capire effettivamente ogni pannello quanto genera.
Se volete caricare la vostra auto elettrica, basta un caricatore per automobili che ha il regolatore di carica ed il gioco è fatto.
È fondamentale capire inoltre quanto bene si vuole alla natura: producendola dal sole e risparmiando, potreste di certo sentirvi meglio con voi stessi.