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Italia: i prezzi delle auto sono troppo alti? Ecco i dati preoccupanti

Aumenta il prezzo delle auto in Italia. Si tratta di un fenomeno che è stato accentuato dalla pandemia. Secondo un rapporto del Centro Studi Fleet&Mobility, nel 2023 gli italiani hanno speso complessivamente 46 miliardi di euro per acquistare nuove vetture. Tale dato rappresenta un incremento del 22,3% rispetto al 2022. Ciò è giustificato in parte dall’aumento delle immatricolazioni. Quest’ultime sono passate da 1,3 milioni a 1,6milioni. Un ulteriore dettaglio riguarda il generale aumento dei prezzi di listino.

Due anni fa, nel 2021, la spesa per l’acquisto di auto nuove era stata di 37,6miliardi di euro. Cifre simili a quelle del 2023, sono state registrate nel 2007. In quell’anno furono immatricolate 2,5milioni di vetture. Registrando così una spesa totale pari a 45miliardi.

Aumenta il costo delle auto in Italia

Ma quanto si paga mediamente una vettura appena uscita dal concessionario? Nel 2023, il prezzo si è attestato sui 28.800 euro. Avvicinandosi poi ai 29.000euro. Soglia che potrebbe essere superata entro la fine del 2024. Nel 2022, la media era di 28

.100euro. Quindi c’è stato un aumento di 700 euro. Se tale tendenza dovesse continuare, si potrebbe arrivare a una media di 29.500euro. Suddetti numeri sono ancora più impressionanti se si considera che prima della pandemia, il costo medio di un’auto era di circa 21.000euro. Recentemente la spesa media per un’auto nuova si aggira ormai intorno ai 30.000euro.

Le cause di tale aumento vertiginoso sono molteplici. Oltre all’inflazione e alle speculazioni, le auto moderne sono sempre più tecnologiche. Dettaglio che ne aumenta il valore. Inoltre, il prezzo delle vetture elettriche è mediamente superiore del 25% rispetto a quello dei veicoli a benzina. Ciò contribuisce ad innalzare la spesa totale.

Pier Luigi del Viscovo, Fondatore e Direttore del Centro Studi Fleet&Mobility, spiega che i costruttori hanno aumentato i valori netti e ora, per alleggerire il prezzo delle vetture, chiedono incentivi finanziati coi soldi dei contribuenti.

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Pubblicato da
Margareth Galletta