Secondo la società di consulenza Interzero, specializzata nella raccolta delle batterie su tutto il territorio nazionale, entro otto anni ci saranno circa 9,2 milioni di batterie da smaltire in Italia. Tale processo richiederà un investimento stimato di 11,5 miliardi di euro per il loro stoccaggio e gestione.
I risultati evidenziati sono riportati da IlSole24Ore. Si prevede che entro il 2035, anno in cui l’UE vieterà la vendita di veicoli a benzina e diesel, il numero di batterie da smaltire aumenterà. Nel 2023, in Italia sono state immatricolate 1,2milioni le vetture interessate. Per il 2024, le stime prevedono circa 200mila auto elettriche. Tra cui 150mila ibride plug-in, 1,35 milioni tra mild hybrid e full hybrid. Oltre a due milioni di e-bike e 100mila scooter elettrici. Il tutto per un totale di 4
,3milioni di veicoli elettrici totali o parziali.Mario Bagna, amministratore delegato di Interzero, ha sottolineato come l’Italia sia ancora in una fase iniziale per lo smaltimento delle batterie. Anche se stanno emergendo i primi segnali di cambiamento. Uno dei principali problemi è rappresentato dalla carenza di impianti di smaltimento adeguati. Al momento, in Italia ci sono meno di cinque impianti, situati tutti nel nord. Tale situazione spesso obbliga a smaltire le batterie all’estero. Processo che prevede costi che possono arrivare fino a 5mila euro per tonnellata.
Le batterie delle auto elettriche possono percorrere diverse centinaia di migliaia di chilometri prima di dover essere sostituite. Dunque, chi acquista un veicolo green è difficile che debba preoccuparsi della sostituzione. Una volta che il veicolo giunge alla fine del suo ciclo di vita, il problema dello smaltimento si ripresenta con tutte le complessità descritte.