Un report di CIRP (Consumer Intelligence Research Partners) ha mostrato un dato interessante in merito le tempistiche di rimpiazzo di un Mac da parte degli utenti che ne hanno già uno, sembrerebbe infatti che gli utenti tendono a rimpiazzare il loro Mac con uno più recente dopo un periodo di tempo più lungo rispetto al passato, questo cambio di rotta è iniziato a fine 2020 con l’arrivo di modelli equipaggiati con chipset Apple Silicon.
Nel dettaglio, secondo i dati raccolti dagli analisti, il 40% degli utenti che hanno acquistato un nuovo modello di Mac nell’intervallo che va da marzo 2019 a marzo 2020, aveva in caso un modello acquistato all’incirca tre o più anni prima, nello stesso periodo di tempo che va però da marzo 2023 a marzo 2024 la percentuale è arrivata al 56%.
Si passa ad un nuovo Mac con meno frequenza
Come se non bastasse, nel paragonare le percentuali tra 2024 e 2020, dobbiamo tenere in considerazione che nel 2020 gli acquisti di laptop desktop siano schizzati alle stelle a causa della situazione particolare legata alla pandemia che ha stimolato l’espansione dello smart working.
Da questi dati, dunque quello che possiamo capire ed estrapolare e che i nuovi chip di Apple abbiano incredibilmente allungato la vita media dei suoi dispositivi dal momento che garantiscono prestazioni che restano soddisfacenti per un periodo di tempo più elevato, ciò ovviamente ha fatto aumentare la percentuale di utenti che sostituiscono il Mac dopo un periodo periodo di tempo più lungo rispetto alla media precedente, effettivamente, sebbene i chip di ultima generazione garantiscano prestazioni senza precedenti, anche i primi modelli continuano a offrire performance rispettabilissime che consentono all’utente di godere di un’esperienza d’uso soddisfacente, non obbligandolo dunque ad aggiornare rapidamente la propria dotazione per usufruire di tutti i programmi presenti in circolazione, non a caso molti utenti dotati di Mac con chip M1 non sentono ancora il bisogno di aggiornare il proprio comparto hardware.