In una svolta significativa per il sistema educativo italiano, il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha annunciato una serie di cambiamenti radicali durante il convegno “La scuola artificiale – Età evolutiva ed evoluzione tecnologica”, tenutosi presso la sala del Refettorio di palazzo San Macuto. Il punto centrale dell’annuncio di Valditara è stato il divieto totale dell’uso dei cellulari in classe a partire dal prossimo anno scolastico. “Oggi ho firmato una circolare che vieta dal prossimo anno scolastico l’utilizzo del cellulare a qualsiasi scopo, anche didattico. Non credo che si faccia buona didattica con un cellulare, a partire dalle scuole d’infanzia fino alle scuole medie” ha dichiarato il ministro.
Questa decisione riflette una crescente preoccupazione per l’impatto negativo della tecnologia mobile sull’attenzione e sull’apprendimento degli studenti più giovani. Valditara ha sottolineato che questa restrizione non si applica ai tablet e ai computer, che rimangono strumenti didattici validi se utilizzati sotto la guida attenta dei docenti. Il ministro ha poi aggiunto che una cittadinanza matura implica doveri, oltre che diritti, e che è necessario promuovere comportamenti solidali e rispettosi per contrastare bullismo e violenza.
La precedente circolare del 2022 permetteva l’uso dei telefonini per scopi didattici autorizzati dal docente, ma questa nuova misura è più stringente. Il Moige, Movimento Italiano Genitori, ha espresso soddisfazione per questa iniziativa, ritenendola un passo avanti nella gestione della digitalizzazione nella scuola. Antonio Affinita , direttore generale del Moige, ha affermato che questa decisione mette ordine negli usi impropri della tecnologia, richiamando alla responsabilità anche i genitori.
Gran parte di educatori e genitori sostiene che il divieto degli smartphone possa contribuire a creare un ambiente di apprendimento più disciplinato e focalizzato, anche se non mancano pareri contrari che considerano la misura eccessivamente restrittiva. In un movimento nostalgico verso metodi più tradizionali, Valditara ha anche annunciato il ritorno del diario scolastico, sottolineando l’importanza di abituare gli studenti a scrivere manualmente e a gestire autonomamente i propri compiti.
Oltre al ritorno dei metodi tradizionali, il ministro ha illustrato piani per l’innovazione tecnologica nelle scuole, annunciando un progetto sperimentale relativo ad assistenti basati sull’intelligenza artificiale a partire dall’anno scolastico 2024-2025. Questo progetto pilota mira a migliorare le performance degli studenti, identificare le migliori pratiche per integrare l’AI nella didattica quotidiana e garantire un uso etico e rispettoso della privacy.
Valditara ha inoltre annunciato uno stanziamento di 25 milioni di euro per l’utilizzo di AI dedicata a studenti con problemi legati all’audiovisivo e 450 milioni di euro del PNRR per la formazione degli insegnanti. Il ministro ha concluso sottolineando che il ruolo decisivo del docente deve rimanere centrale, con l’AI a supporto dell’apprendimento e non viceversa.